giovedì,Marzo 28 2024

Vibo, il liceo “Berto” sotto sfratto: deve sgomberare entro il 30 giugno – Video

La Provincia, che gestisce l’edilizia scolastica, e la scuola sono alla ricerca di una soluzione. I nodi legati all’affitto. Ecco le parole del presidente Solano e della dirigente Calabrese

Vibo, il liceo “Berto” sotto sfratto: deve sgomberare entro il 30 giugno – Video
Il lieo scientifico "Giuseppe Berto" di Vibo Valentia

Metti una scuola che ogni anno registra centinaia di iscrizioni in più, di ultimissima generazione, con laboratori all’avanguardia ed una palestra multidisciplinare costretta a sgomberare per il ripresentarsi del problema: affitto. La querelle è di quelle iniziate tanti anni fa. Da una parte la Provincia, dall’altra il proprietario del palazzo che da un decennio ospita una parte del Liceo Scientifico “Berto“ di Vibo Valentia. Nel mezzo duecentottanta mila euro annui che l’ente intermedio sborsa per la locazione dell’immobile ed un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Data in cui bisognerà trovare una soluzione. Altrimenti tutto dovrà essere trasferito altrove. Il proprietario dell’immobile avrebbe richiesto il rinnovo per altri sei anni senza ritocchi al ribasso. Che poi è quello che avrebbe chiesto la Provincia guidata da Salvatore Solano in attesa di un eventuale acquisto. Che probabilmente chiuderebbe per sempre ogni controversia. 

«Questa è una Provincia che si è distinta per sprechi e inefficienze, dando la possibilità ad un privato di costruire un immobile da accorpare ad un immobile pubblico, una scuola. Noi oggi dobbiamo superare questa anomalia. Al momento in base al provvedimento di sfratto dobbiamo lasciare l’immobile, ma stiamo facendo valutazioni per capire con il proprietario se c’è la possibilità di prorogare per un anno». Ad attendere buone nuove c’è l’Istituto guidato dalla dirigente Caterina Calabrese. «Qui ha ragione la Provincia, il proprietario e noi, che vorremmo che si mantenesse l’unità di questa scuola. Il mio auspicio, e ci muoveremo in questo senso ed ho coinvolto i ragazzi e fissato un appuntamento con il prefetto, è che si mantenga l’unità di questa scuola».

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