Narcotraffico: torna in carcere broker di Vibo per condanna definitiva

Ciro Davolo

Torna in carcere Ciro Davolo, 68 anni, di Vibo Valentia, coinvolto nel processo nato dall’operazione della Dda di Catanzaro e dei carabinieri del Ros denominata “Overing”, tesa a disarticolare un’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico (cocaina) con la Colombia. Si trovava da sei anni in regime di arresti domiciliari. Il 30 ottobre 2019 è stato condannato dalla Corte d’Appello di Catanzaro a 13 anni e 6 mesi (assolto da un capo d’imputazione, mentre in primo grado era stato condannato a 17 anni e 6 mesi). Essendo divenuta definitiva la condanna è stato tradotto ieri sera in carcere. E’ difeso dagli avvocati Diego Brancia e Santo Cortese.

Associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale di cocaina, l’accusa contestata dalla Dda con l’operazione Overing. Gli imputati erano accusati, a vario titolo e con ruoli diversi, di aver importato diversi chili di cocaina nel territorio italiano dal Sud America con un accordo fra vibonesi e reggini per la ripartizione dei ruoli e la suddivisione dei guadagni. L’operazione era stata condotta dal Ros di Catanzaro e nasce da una “costola” della più nota operazione “Decollo” del 2004. La raffineria per la cocaina era stata scoperta in un casolare di campagna a Panaia di Spilinga di proprietà del vibonese Domenico Cino. Nel corso delle indagini, i carabinieri del Ros sono arrivati a sequestrare sino a 600 chili di cocaina, sbarcata in diversi porti, fra i quali anche quello di Gioia Tauro. 

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