giovedì,Maggio 16 2024

Abusivismo a Vibo in contrada Buffetta: prescrizione per tutti gli imputati

I reati contestati sono stati dichiarati estinti per intervenuta prescrizione. Coinvolto anche Francesco Alessandria, ex assessore ai Lavori pubblici con Forza Italia nella giunta comunale del sindaco Elio Costa

Abusivismo a Vibo in contrada Buffetta: prescrizione per tutti gli imputati
Una parte di contrada Buffetta a Vibo Valentia vista dall'alto

Escono di scena perché i reati sono ormai estinti per intervenuta prescrizione, tutti gli imputati coinvolti nell’inchiesta sugli immobili del quartiere “Buffetta” di Vibo, scattata ad aprile del 2016.

In particolare, il Tribunale monocratico di Vibo, presieduto dal giudice Anna Moricca, ha dichiarato la prescrizione nei confronti di: Antonio Fusca, 46 anni, di Longobardi, frazione di Vibo; Domenico Fusca, 57 anni, originario di Stefanaconi, residente a Longobardi ma di fatto domiciliato a Vibo in località “Buffetta”; Elio Fusca, 47 anni, di Piscopio; Vittoria Fusca, 55 anni, di Vibo; Pietro Macrì, 56 anni, di Vibo; Leonardo Fusca, 54, di Stefanaconi; Francesco Ramondino, 70 anni, di Vibo; Salvatore Ramondino, 64 anni, di Vibo; Raffaele Russo, 86 anni, di Vibo; Antonietta Soriano, 69 anni, nata a Vibo Valentia e residente a Messina; Francesco Alessandria, architetto, 56 anni, di Vibo, già assessore ai Lavori Pubblici (in quota Forza Italia) della giunta comunale guidata da Elio Costa e dimissionario nell’aprile del 2017. Il Tribunale ha quindi accolto le eccezioni sollevate dai difensori degli imputati in ordine ai reati ormai prescritti disponendo anche il dissequestro degli immobili. Altri due imputati – Rosario Russo, 59 anni, e Gabriele Corrado, 63 anni, entrambi di Vibo Valentia, giudicati con rito abbreviato – erano usciti per prescrizione dalla medesima inchiesta il 7 dicembre 2018. [Continua in basso]

L’iter giudiziario

L’operazione era scattata nell’aprile del 2016 con il coordinamento dell’allora procuratore Mario Spagnuolo. Un’inchiesta che faceva luce sull’abusivismo edilizio di contrada “Buffetta” a Vibo Valentia, a due passi dal quartiere “Cancello Rosso”. La citazione diretta a giudizio degli imputati era stata disposta dalla Procura l’11 settembre 2018, ma in apertura di dibattimento il Tribunale di Vibo Valentia (presieduto all’epoca dal giudice Brigida Cavasino) aveva restituito gli atti al pubblico ministero per la mancata notifica ad alcuni difensori del decreto dispositivo del giudizio. Dibattimento neppure aperto, quindi, con conseguente regressione del procedimento per il quale si è resa necessaria una nuova citazione diretta a giudizio per gli imputati ad accezione di Russo e Corrado (che dovevano rispondere di lottizzazione abusiva) già fuori dal procedimento per intervenuta prescrizione all’esito del giudizio abbreviato. Ora arriva quindi la prescrizione (alla quale nessun imputato, come suo diritto, ha inteso rinunciare) anche per tutti gli altri imputati.

Le singole accuse

Francesco Alessandria in concorso con Rosario Russo e Gabriele Corrado (gli ultimi due usciti dal processo con l’abbreviato), quali proprietari avrebbero iniziato, realizzato ed eseguito in località Buffetta di Vibo una lottizzazione abusiva di terreni a scopo edificatorio, mediante la trasformazione, il frazionamento e la vendita del terreno in lotti che, per le caratteristiche e la natura erano destinati a zona agricola, realizzando nel contempo fabbricati ad uso residenziale il cui accesso al lotto è consentito mediante una strada privata di lottizzazione dalla strada comunale denominata “via Cancello Rosso”, omettendo di realizzare  opere di regimentazione idraulica per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche. Reato accertato il 30 maggio 2011 con condotta permanente. 

Antonio Fusca era invece accusato di aver realizzato, “in violazione delle norme urbanistiche” ed in zona sismica, corpi di fabbrica destinati a civile abitazione, senza la previa redazione di un progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato ed iscritto nel relativo albo. Stessa contestazione, ma per immobili diversi, anche nei confronti di Francesco e Salvatore Ramondino, Antonietta Soriano, Raffaele Russo, Domenico Fusca, Leonardo Fusca, Vittoria Fusca ed Elio Fusca. 

I cinque Fusca erano poi imputati, quali proprietari pro indiviso, per una lottizzazione abusiva di terreni a scopo edificatorio. Pietro Macrì era finito sotto processo quale legale rappresentante della “E.D.O. Consulting srl”, proprietaria e committente di alcune opere in località Buffetta che sarebbero state realizzate in difformità al permesso a costruire ed in zona agricola. Le opere, secondo l’accusa, sarebbero state realizzate non in base al progetto esecutivo e comunque senza la denuncia dei lavori al competente Ufficio regionale (ex ufficio del Genio Civile) e alla ripartizione Urbanistica del Comune di Vibo.

Zona agricola, quindi, non rispettata. Alcuni degli immobili di località “Buffetta”, secondo gli inquirenti, sono stati realizzati del tutto abusivamente e in alcuni casi poi condonati. In altri casi ci si trovava invece dinanzi a costruzioni formalmente assentite con permessi rilasciati (conformemente alla variante al Prg denominata “variante Karrer”) per l’esercizio di attività di tipo agricolo, con progetti che prevedevano la destinazione del piano seminterrato o del piano terra a deposito attrezzi e prodotti agricoli. Tuttavia la Guardia di Finanza ha accertato che la gran parte degli immobili costruiti non sono in alcun modo collegati funzionalmente allo svolgimento di attività agricole. La prescrizione, come quasi tutti i processi di una certa rilevanza istruiti dalla Procura di Vibo Valentia negli ultimi anni, ha risolto ogni problema mandando in fumo le indagini.

Nel collegio difensivo figuravano gli avvocati: Salvatore Sorbilli, Ignazio Di Renzo, Carmine Pandullo, Walter Franzè, Mario Bagnato, Giuseppe Di Renzo, Francesco Muzzopappa.

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