«Sottrarre il consenso sociale alle mafie», il messaggio di Del Sette agli studenti vibonesi

La sicurezza, la legalità e le azioni di contrasto messe in atto dalle forze dell’ordine. Ma anche l’altra faccia della medaglia, ovvero i metodi d’indottrinamento e di controllo praticati dai clan per soffocare interi territori e cooptare nuove leve in un’operazione di consenso sociale che utilizza anche i simboli religiosi.

Parlarne per capire, conoscere e, dunque, acquisire strumenti d’interpretazione della realtà che ci circonda. E farlo, soprattutto, grazie alla testimonianza diretta di chi si trova in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata, in quel ruolo insostituibile per la tutela della sicurezza dei cittadini e delle libertà individuali che è svolto dalle forze dell’ordine.

Su queste tracce si è svolto questa mattina, presso il liceo scientifico Giuseppe Berto di Vibo, l’iniziativa di presentazione del libro di Lia Staropoli “La santa setta”, promosso in città dall’associazione “ConDivisa” e dal movimento “Ammazzateci tutti”. Un evento nel quale, su tutte, è spiccata la presenza del comandante generale dei Carabinieri, Tullio Del Sette, che ha parlato di fronte agli attenti studenti vibonesi proponendo uno spaccato del lavoro condotto sul campo da «migliaia di militari dell’Arma che, in tutta Italia, sono quotidianamente impegnati a fronteggiare criminalità e malaffare». Per Del Sette, un ruolo di primaria importanza è rivestito anche dalla scuola, quale «primo e insostituibile presidio di legalità». Serve, ancora, «sottrarre il “consenso sociale” alle mafie e sostenere l’azione delle forze dell’ordine, vincendo le reticenze e l’omertà».

Presenti all’iniziativa il prefetto di Vibo Carmelo Casabona, il presidente della IV Commissione Difesa della Camera dei deputati, Elio Vito, l’autrice del libro Lia Staropoli, la dirigente del liceo “Berto” Teresa Goffredo. Numerose le autorità che si sono accomodate in platea. Tra queste il comandante interregionale dei carabinieri, Silvio Ghiselli; il comandante regionale, Andrea Rispoli; il comandante provinciale, Daniele Scardecchia; il procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo e il questore Filippo Bonfiglio.

 

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