venerdì,Marzo 29 2024

Nicotera, l’amministrazione ai Piperno: «Un Parco giochi per Stefano, non una giostrina»

Gli amministratori comunali rispondono ai genitori del giovane docente ucciso e dato alle fiamme: «Se noi non entriamo in merito alle vicende umane di Stefano Piperno, non troviamo giusto che loro diano patenti di moralità»

Nicotera, l’amministrazione ai Piperno: «Un Parco giochi per Stefano, non una giostrina»
Nel riquadro, il sindaco Marasco
Gregorio Piperno e Luigia Pagano

Non tarda ad arrivare la replica dell’amministrazione comunale di Nicotera ai genitori di Stefano Piperno i quali – con una missiva inviata per conoscenza anche al prefetto di Vibo – avevano sollevato non pochi interrogativi sulla mancata intitolazione di una via al figlio Stefano, barbaramente ucciso e dato alle fiamme.

Ecco la replica: L’amministrazione comunale cittadina nel puntualizzare alcune cose in merito alla vicenda sollevata in data odierna sul Vibonese dai coniugi Piperno afferma quanto segue: l’iter della toponomastica è complesso e tocca vari aspetti interessando anche alcuni organismi come la Prefettura, la Deputazione di storia patria, la Soprintendenza alle Belle Arti e il Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia, entità che hanno funzione di garanzia nel senso che vagliano attentamente, sia sotto il profilo storico che sotto quello etico morale, la validità dei nominativi scelti dall’amministrazione comunale. L’amministrazione stessa, qualche mese dopo il suo insediamento, ha ripreso la questione della toponomastica che attende una sua risoluzione dal lontano 1977, affidandola al consigliere con delega alla Cultura, Pino Leone. Nel redigere la nuova toponomastica, l’amministrazione comunale ha ovviamente tenuto conto delle diverse indicazioni di legge come quella sul termine dei dieci anni dalla scomparsa della persona alla quale si vuole dedicare una via che ovviamente, per meriti scientifici, professionali o culturali, può avere anche delle deroghe.  [Continua in basso]

Stefano Piperno

L’amministrazione, nel corso dell’iter che ha portato alla redazione della nuova toponomastica cittadina ha ricevuto, nella persona del sindaco e dell’assessore Vecchio, una richiesta da parte dei coniugi Piperno relativa alla intitolazione di una via al ragazzo barbaramente trucidato che si è ritenuto di non accogliere non per sminuire la vicenda e nè la figura del giovane assassinato ma perchè si è ritenuto di dargli una maggiore centralità. Negli stessi mesi, l’amministrazione infatti, anche su richiesta di molti genitori, ha predisposto l’idea progettuale di riqualificare la piazza posta dietro il Palazzo Convento realizzando un parco giochi.

Si è così deciso di intitolare questo parco al giovane Piperno. Volontà che si desume dalla determina dirigenziale pubblicata sull’albo pretorio comunale in data 30 giugno 2021 con titolo “Approvazione progetto esecutivo dei lavori di realizzazione di un Parco Giochi “Stefano Piperno” – Piazza Nassirya. Non dunque, con tutto il rispetto per i coniugi Piperno e per il loro comprensibile dolore, una giostrina, ma un nuovo spazio di socializzazione che sarà frequentato dai ragazzi che potranno così venire a conoscenza, anche in questo modo, della storia e della figura del giovane docente.

Il Videoclip della canzone della Merante condiviso su facebook dal consigliere Leone (con delega alla Cultura)

Per questo, pur comprendendo il dolore della famiglia, non possiamo come amministrazione non replicare ad un quadro che è stato dipinto che non è assolutamente corrispondente ai fatti. Innanzitutto perchè nessuno degli amministratori si sarebbe mai preso gioco del dolore di una famiglia a cui è stato sottratto un figlio e soprattutto viste le modalità odiose che hanno condotto il giovane alla morte. Tuttavia se noi non entriamo in merito alle vicende umane di Stefano Piperno, non troviamo giusto che i coniugi Piperno diano patenti di moralità a persone che quotidianamente, senza ricavarne alcunchè, mettono la loro opera a disposizione dell’intera comunità a iniziare dal consigliere che da due anni, reo solo di aver condiviso un post sui social, viene pubblicamente additato quasi come un soggetto ambiguo e che invece è un uomo di cultura e un consigliere comunale attento che ha programmato e attuato numerose iniziative di carattere culturale come l’acquisto della cava romana, la realizzazione della nuova toponomastica o il progettato Centro studi sull’ebraismo in Calabria che avrà sede a Palazzo Polito.

Così come è noto anche l’impegno dell’amministrazione sul fronte della legalità, perchè è ingiusto dire che l’amministrazione bada solo alle luminarie e all’effimero quando essa, per la prima volta nella storia amministrativa di questo paese, si è costituita parte civile in alcuni importanti procedimenti giudiziari, ha deciso di istituire con tanto di regolamento comunale un Centro studi sul fenomeno della ndrangheta in Calabria in un immobile confiscato e ha inserito almeno una decina di vie, a vittime della ‘ndrangheta nella stessa toponomastica.

Toponomastica che se fosse stata fatta male o non in ossequio alla leggi, non avrebbe di certo superato l’esame di organismi autorevoli – lo ripetiamo – come la Prefettura di Vibo Valentia, comunicata al Comune di Nicotera con nota 49162 del 12 novembre 2021, la Deputazione di Storia patria della Calabria, acquisita con nota del 3 novembre 2021, la Soprintendenza alle Belle arti e paesaggio per Vibo e Reggio Calabria acquisita con nota del 5 luglio 2021, e il Comando dei carabinieri acquisita con nota del 23 agosto 2021. Anzi si era già al lavoro per cercare di poter inserire nomi, come quello autorevolissimo del preside Neri che i Piperno insistono sia presente nella nuova toponomastica ma così non è. Fatto che loro stessi possono verificare venendo in Comune e prendendo visione della delibera di adozione e dei relativi allegati. Delibera che non intendiamo assolutamente revocare, visti i mesi di duro lavoro che sono stati necessari nel redigerla e il positivo accoglimento di oltre il 93% dei nomi inseriti. Nello stesso tempo, ribadiamo la nostra vicinanza alla famiglia, alla magistratura che ha condotto brillantemente l’inchiesta che ha consentito di individuare e arrestare gli autori dell’omicidio del nostro giovane concittadino e la nostra intenzione di dedicargli il parco dietro il Municipio una volta che l’iter di realizzazione dello stesso sarà completato”.

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