venerdì,Marzo 29 2024

Occupazione suolo pubblico, commercianti sul piede di guerra a Tropea

Dopo le 32 multe comminate, gli esercenti chiedono l'aggiornamento del regolamento sugli spazi esterni dei locali. L’argomento verrà discusso in Consiglio davanti ad una maggioranza ancora in fibrillazione.

Occupazione suolo pubblico, commercianti sul piede di guerra a Tropea

I commercianti di Tropea alla fine l’hanno avuta vinta. Tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale, convocato dal presidente Sandro D’Agostino per il pomeriggio di martedì 1 marzo, c’è anche l’aggiornamento del regolamento dell’occupazione del suolo pubblico che tante polemiche sta suscitando negli ultimi tempi. A scatenare il putiferio il verbale elevato dal comando della polizia municipale della cittadina tirrenica a ben 32 esercizi commerciali per occupazione abusiva di suolo pubblico.

I destinatari del provvedimento, dal canto loro, si sono sollevati facendo presente che sono mesi che invocano un adeguamento delle regole alle esigenze invernali. In parole povere: i turisti arrivano anche in inverno e pertanto sistemare tavolini e paravento davanti ai locali è diventata una necessità.

Da qui le critiche alla maggioranza che fino all’altro giorno, forse perché divisa al suo interno, avrebbe fatto orecchie da mercante. Una querelle che sarà finalmente dipanata. La seduta di martedì pomeriggio sarà anche importante per capire la tenuta della maggioranza dopo la spaccatura avvenuta in sede di Giunta, con il vicesindaco, e uomo di punta del Partito democratico, Domenico Tropeano, che ha votato contro la revoca dell’incarico all’avvocato Spataro, paventando finanche sue possibili dimissioni.

E non sarebbe un caso isolato. Anche altri esponenti della compagine amministrativa avrebbero manifestato una certa insofferenza per come il sindaco Giuseppe Rodolico starebbe accentrando alcune decisioni. Insomma, piove sul bagnato. E’ doveroso, infatti, qui ricordare che da quattro mesi al Municipio si è insediata la Commissione d’accesso agli atti, chiamata ad accertare eventuali infiltrazioni mafiose nell’attività amministrativa.

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