lunedì,Aprile 29 2024

Omicidio De Masi a Soriano, indagini su un imprenditore edile del luogo

I carabinieri hanno sequestrato l’autovettura a lui in uso, eseguito una perquisizione domiciliare e aperto una cassaforte. Il quarantenne sospettato di essere l’autore materiale del fatto di sangue

Omicidio De Masi a Soriano, indagini su un imprenditore edile del luogo
Il luogo del brutale omicidio a Soriano e nel riquadro Giuseppe De Masi
Giuseppe De Masi

C’è un indagato per l’omicidio di Giuseppe De Masi, l’imprenditore 39enne ucciso a Soriano Calabro il 31 dicembre scorso mentre si trovava dal barbiere. Si tratta di un imprenditore edile di 40 anni, anche lui di Soriano, sospettato di essere l’autore materiale del plateale fatto di sangue avvenuto nel tardo pomeriggio della vigilia di capodanno. I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno – guidati dal capitano Francesco Conigliaro, unitamente ai militari dell’Arma della Stazione di Soriano Calabro diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca – hanno inoltre eseguito una perquisizione domiciliare nella casa dell’indagato e dato esecuzione al sequestro di un’autovettura sulla quale eseguire ulteriori rilievi tecnici ed investigativi utili alle indagini. Con l’aiuto dei vigili del fuoco, i carabinieri hanno inoltre aperto una cassaforte posta nell’abitazione dell’imprenditore edile indagato e il materiale rinvenuto all’interno è al vaglio degli investigatori, coordinati dalla Procura di Vibo Valentia (pm Maria Cecilia Rebecchi). Sulle indagini gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo ma, da quanto trapela, alla base del fatto di sangue ci sarebbero ragioni legate alla sfera privata. Il presunto esecutore del delitto potrebbe aver ritenuto la vittima “colpevole” di comportamenti ritenuti punibili – ai suoi occhi – solo con la morte. Il delitto, quindi (tralasciando le modalità), non sarebbe maturato per finalità mafiose. Nessun provvedimento, invece, nei confronti di altre tre persone – due di San Calogero, una di Maierato – che nell’immediatezza dei fatti erano state individuate come gli occupanti di un’auto a bordo della quale erano giunti nell’autolavaggio di Giuseppe De Masi chiedendo dello stesso senza trovarlo. Immortalati anche dalle immagini degli impianti di videosorveglianza, i tre attraverso i rispettivi legali avevano chiesto di essere interrogati dalla Procura, fornendo degli alibi e la loro ricostruzione in merito agli spostamenti la sera del delitto. [Continua in basso]

Giuseppe De Masi è stato freddato con quattro colpi di pistola mentre si trovava dal barbiere. La “missione” di morte è stata portata a termine all’interno del locale non lasciando scampo alla vittima designata, crollata a terra in un lago di sangue ed attinta da più colpi. Un omicidio gravissimo per le modalità, il luogo e la tempistica, portato a termine quando in zona e nelle vie adiacenti c’era ancora tanta gente in giro che si apprestava a rientrare a casa per il cenone di capodanno o era impegnata in strada per gli ultimi saluti ed acquisti. 

L’arrivo dei soccorsi nulla ha potuto per strappare alla morte Giuseppe De Masi, morto praticamente sul colpo. I sanitari, constatato il decesso, si sono trovati dinanzi anche il titolare del locale dove è avvenuto l’agguato mortale praticamente sotto shock per quanto accaduto. Il barbiere è il testimone oculare dell’omicidio.

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