giovedì,Marzo 28 2024

Ludopatia e giochi illegali, sequestri e sanzioni della Gdf a Vibo

Scoperta una sala abusiva con apparecchi non collegati alla rete telematica

Ludopatia e giochi illegali, sequestri e sanzioni della Gdf a Vibo

I finanzieri del comando provinciale di Vibo Valentia, nell’ambito di un piano nazionale coordinato di interventi finalizzati mirati a contrastare il gioco illegale (e dunque i connessi profili di evasione fiscale e di riciclaggio nonché a verificare l’osservanza del divieto di gioco minorile), hanno eseguito dei controlli di numerosi esercizi commerciali, in cui risultavano installati apparecchi e congegni automatici da intrattenimento e divertimento.
«Le attività ispettive hanno preso le mosse dallo sviluppo di elementi emersi durante l’attività di controllo economico-finanziario del territorio, dal costante monitoraggio delle problematiche legate alla ludopatia attraverso il gioco illegale e dall’esame delle analisi di rischio presenti nelle banche dati a disposizione della Guardia di Finanza».
In particolare, la Gdf spiega che è stato valorizzato un nuovo applicativo informatico recentemente rilasciato alle unità operative, denominato “Ga.R.A.” (“Gambling Risk Analysis”), che consente di «avere un’immediata percezione, a livello regionale, provinciale e comunale, dei punti di gioco connotati da profili di rischio, in quanto caratterizzati, ad esempio, da una raccolta “sotto soglia”, da anomalie concernenti la frequenza e gli importi con cui gli apparecchi sono utilizzati oppure da segnalazioni per operazioni sospette».

I finanzieri del comando provinciale rimarcano quindi che: «le operazioni di servizio, che hanno visto impegnati su tutto il territorio nazionale circa 1.800 finanzieri, hanno permesso di scoprire come, all’interno di un circolo ricreativo fosse stata creata una sala da gioco abusiva nella quale sono stati rinvenuti e sequestrati tre apparecchi non collegati alla rete telematica di raccolta del gioco e privi dei prescritti titoli autorizzativi; un apparecchio, nello specifico, è stato attivato mediante banconote anche di taglio elevato disattendendo la normativa di riferimento posta a salvaguardia delle fasce più deboli».
All’esito dell’attività una persona è stata segnalata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e sono state poi comminate sanzioni complessive fino a 45.000 euro.

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