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Narcotraffico: inchiesta sui Gallace, chiesta la condanna pure per 43enne di Soriano

E’ stato arrestato nel settembre dello scorso anno a Barcellona dopo un periodo di latitanza. Ecco tutte le richieste di pena

Narcotraffico: inchiesta sui Gallace, chiesta la condanna pure per 43enne di Soriano
Gianluca Tassone

Otto anni di reclusione. Questa la richiesta di condanna formulata dal pm della Dda di Catanzaro, Debora Rizza, nei confronti di Gianluca Tassone, 43 anni, di Soriano Calabro, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Molo 13” che mira a far luce su un grosso traffico di droga (cocaina, eroina, marijuana e hashish) intrapreso, secondo l’accusa, tra il clan Gallace di Guardavalle e il Sud America. Gianluca Tassone è stato arrestato nel settembre dello scorso anno a Barcellona dai carabinieri del Ros e dai militari della Guardia Civil spagnola dopo un periodo di latitanza.

Le altre richieste di condanna interessano: Agazio Andreacchio, (Cl. ’77), di Guardavalle, 11 anni di reclusione; Giuseppe Bava, (cl. ’77), di Guardavalle, 11 anni; Nicola Chiefari, (cl. ’73), di Guardavalle, 20 anni di reclusione; Emanuele Fonti, (cl. ’60), di Messina, 14 anni; Bruno Gallace, (cl. ’72), di Guardavalle, 18 anni;  Nicola Guido, (cl. ’84), di Catanzaro, 12 anni; Mario Palamara, (cl. ’69), di Melito Porto Salvo, 8 anni; Benito Andrea Riitano, (cl. ’93), di Soverato, 14 anni; Francesco Riitano, (cl. ’80), di Guardavalle, 20 anni di reclusione; Paolo Riitano, di Catanzaro, 15 anni; Agazio Andrea Samà, (cl. ’76), di Guardavalle, 11 anni di reclusione; Francesco Taverniti, (cl. ’74), di Guardavalle, 15 anni; Domenico Vitale, di Guardavalle 15 anni; Giuseppe Vitale, (cl. ’77), di Guardavalle, 18 anni. [Continua in basso]

Gli imputati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto emerso dalle indagini, Nicola Chiefari di Guardavalle sarebbe stato l’organizzatore del sodalizio, pronto a ricevere le direttive dagli esponenti di spicco del clan Gallace come Cosimo Damiano Gallace. Altro elemento ritenuto di spicco dell’organizzazione viene indicato in Agazio Andreacchio (cl. ’77), di Guardavalle, che avrebbe avuto il compito di ridistribuire la sostanza stupefacente nelle piazze calabresi e toscane, mentre Francesco Galati avrebbe goduto di un notevole potere decisionale nel territorio di Guardavalle e Giuseppe Vitale avrebbe procurato i clienti.
Secondo l’accusa, gli imputati avevano messo in atto una ramificata organizzazione criminale transazionale capace di pianificare ingenti importazioni di cocaina dal Sud America (Colombia, ma anche Brasile) e di “piazzarla” in Europa (Spagna, Olanda, Inghilterra e Slovenia), Nuova Zelanda e Australia. Il clan Gallace aveva preso piede nella fascia jonica a cavallo delle province di Catanzaro e Reggio Calabria, con diramazioni nell’hinterland laziale, toscano e lombardo.

Gianluca Tassone era ricercato in ambito internazionale poiché destinatario di un provvedimento di cumulo pene, emesso il 18 novembre 2020 dalla Procura Generale di Reggio Calabria: deve scontare una pena definitiva di 15 anni di reclusione per reati in materia di narcotraffico internazionale.

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