venerdì,Marzo 29 2024

Decreto Scura, la Conferenza dei sindaci chiede la sospensione dell’atto

L’organismo per la sanità della provincia scrive alla struttura commissariale investendo della questione il ministro Lorenzin e il presidente della Regione Oliverio. Pieno sostegno alla battaglia dei primari vibonesi.

Decreto Scura, la Conferenza dei sindaci chiede la sospensione dell’atto

Si è riunita ieri mattina nella sala consiliare del Comune di Vibo Valentia, la Conferenza dei sindaci per la sanità della provincia, presieduta da Carmelo Nobile, per affrontare le problematiche relative alla riorganizzazione della rete ospedaliera nell’Asp di Vibo Valentia, dopo l’emanazione del decreto 30.

Alla riunione, oltre ai sindaci, erano presenti anche il direttore generale dell’Asp, Angela Caligiuri, e, in rappresentanza dei primari vibonesi, i dottori Michele Soriano e Domenico Consoli.

Dopo ampia, animata e approfondita discussione, dalla quale è emersa la preoccupazione per l’ennesima penalizzazione perpetrata ai danni della sanità vibonese in seguito alle determinazioni assunte dal commissario Scura con il decreto n. 30, la Conferenza ha deliberato all’unanimità di inviare una lettera di protesta alla struttura commissariale per il Piano di rientro, interessando del problema anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

In particolare la Conferenza dei sindaci, dopo aver condiviso il documento elaborato dai primari vibonesi, ha inteso chiedere la sospensione del decreto 30 perché non rispondente a quanto previsto dal decreto ministeriale n.70.

Lo stesso organismo, non condividendo le ulteriori penalizzazioni previste per l’Asp di Vibo Valentia, chiede che si proceda ad una nuova riorganizzazione della rete ospedaliera che tenga conto delle reali esigenze e dei bisogni dei cittadini della provincia ed in tale direzione si dichiara disponibile a dare il proprio contributo nell’interesse della popolazione vibonese su una eventuale revisione della programmazione sanitaria che interessa la nostra azienda sanitaria.

Inoltre i sindaci hanno manifestato la propria disponibilità ad una ulteriore mobilitazione di massa qualora ancora una volta non si volesse dare seguito alle proteste che da vari giorni sono in corso nel territorio dell’Asp di Vibo Valentia.

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