giovedì,Aprile 25 2024

Cuccioli abbandonati a San Gregorio d’Ippona: allertate le istituzioni ma nessuno interviene

La denuncia di un docente che dopo aver messo in salvo diversi cagnolini ha allertato inutilmente carabinieri, veterinari dell’Asp di Vibo e il Comune

Cuccioli abbandonati a San Gregorio d’Ippona: allertate le istituzioni ma nessuno interviene
I cuccioli abbandonati davanti al cimitero di San Gregorio d'Ippona
I cuccioli legati con filo metallico

Legati con del filo metallico all’interno di una cassetta e abbandonati davanti al cimitero di San Gregorio d’Ippona. Il loro guaire ha attirato l’attenzione di un passante che ha messo in salvo cinque meticci. «Erano le 3 di ieri pomeriggio quando ho notato i cuccioli stipati in una cassetta di plastica e legati con del fil di ferro – racconta un docente di San Gregorio d’Ippona da anni residente al Nord – e stavano per morire. Non potevo lasciarli lì. E così li ho portati a casa mia e gli ho dato da bere e da mangiare». Una volta messi in salvo, il dicente ha contattato una sua amica veterinaria che gli ha spiegato la procedura da seguire. [Continua in basso]

«Ho chiamato così i carabinieri che hanno allertato il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale. Ma pare che il Comune di San Gregorio d’Ippona non abbia la convenzione con alcun canile. Quindi ho chiamato il Comune. Ho esposto a più persone il mio problema per sentirmi dire “Era meglio se li lasciavi morire nella cassetta”. Eppure io – prosegue il nostro interlocutore – da buon cittadino ho tratto in salvo quei cagnolini che stavano per morire di stenti. Mi sono affidato alle istituzioni e mi sono sentito abbandonato. Ora il responsabile di questi cuccioli sono io. Ma non posso prendermene cura. A chi devo rivolgermi? Chi mi aiuta? ». Il docente ha quindi lanciato un appello disperato decidendo di rivolgersi alla nostra redazione nella speranza che chi di dovere intervenga: «Anche perché tra qualche giorno dovrò ripartire. Che fine faranno i cuccioli? Li dovrò abbandonare per strada?», conclude con tono quasi provocatorio il docente.
Chi di dovere – aggiungiamo noi – intervenga. Ed al più presto anche. Il tempo dei proclami e del “ritornello” che si sente ad alcune latitudini sul fatto che i cittadini devono avere “fiducia nelle istituzioni” è finito da un pezzo.

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