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Droga nell’edicola votiva della Madonna a Zungri e furti: 15 indagati di cui 3 subito a processo

La Procura di Vibo Valentia dispone il giudizio immediato per alcuni imputati mentre per altri chiude l’inchiesta. Ecco tutte le contestazioni

Droga nell’edicola votiva della Madonna a Zungri e furti: 15 indagati di cui 3 subito a processo

In 3 a processo con giudizio immediato, mentre per altre 12 persone, invece, la Procura di Vibo Valentia ha chiuso le indagini preliminari. L’inchiesta è quella condotta sul “campo” dai carabinieri e che nel luglio scorso ha portato a tre misure cautelari per reati legati, principalmente, alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti con epicentro il paese di Zungri. Il giudizio immediato dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia è stato disposto nei confronti dei seguenti imputati: Domenico Pugliese, 26 anni, di Zungri, attualmente in carcere (avvocati Daniela Garisto e Francesco Schimio); Simone Pugliese, 20 anni, di Zungri, ai domiciliari (avvocato Garisto); Carmelo Pugliese, 25 anni, di Zaccanopoli, agli arresti domiciliari (avvocato Garisto). Il processo nei loro confronti inizierà dinanzi al Tribunale di Vibo il 24 novembre prossimo.

Per i 12 indagati, invece, il pm Corrado Caputo ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Si tratta di: Paolo Accorinti, 30 anni, di Zungri; Francesco Barbieri, 21 anni, di Pannaconi di Cessaniti; Denis Gabriel Chiscoman, 25 anni, di Ricadi; Carmine Cichello, 20 anni, di Filandari; Federico Cutuli, 27 anni, di Zungri; Giuseppe Guerrera, 27 anni, di Arzona di Filandari; Daniele Limardo, 37 anni, di Zungri; Emanuele Mancuso, 34 anni, di Nicotera (collaboratore di giustizia); Sebastiano Navarra, 49 anni, di Pernocari di Rombiolo; Giuseppe Purita, 46 anni, di Zungri; Cristian Raffa, 44 anni, di Zungri; Antonino Ventrice, 35 anni, di Rombiolo. [Continua in basso]

Le contestazioni

Emanuele Mancuso

Secondo l’accusa, i Pugliese si sarebbero resi protagonisti di più cessioni di sostanze stupefacenti, oltre che di alcuni furti. In particolare, Domenico Pugliese ed Emanuele Mancuso sono accusati di aver rubato merce per 30mila euro da un tabacchino di San Costantino di Briatico il 17 gennaio 2018, mentre il 13 febbraio successivo si sarebbero impossessati nello stesso tabacchino di merce per 40mila euro (tabacchi, accendini, profumi, argenteria e bigiotteria, un registratore Dvr). Domenico Pugliese, Simone Pugliese e Francesco Barbieri sono poi accusati di essersi impossessati di un numero imprecisato di transenne poste sulla pubblica via a Vibo Valentia il 13 giugno 2020.
A Domenico Pugliese, in concorso con Daniele Limardo, viene attribuito il furto (20 febbraio 2020) in un’abitazione di Zungri ai danni di due coniugi ai quali sono stati rubati: un’auto, un fucile subacqueo, un fucile a molla, una saldatrice, un trapano, due televisori, un compressore e due canne da pesca.

Ai due cugini Domenico e Simone Pugliese viene quindi contestato – in concorso con Paolo Accorinti – di essersi impossessati di cinque cavalli sottratti ai legittimi proprietari nel giugno del 2020 a Zungri. Per i due Pugliese anche il furto di un’auto a Zambrone e di un’altra autovettura a San Nicola da Crissa (giugno 2020), una Fiat Panda per la quale a Cristian Raffa viene contestato il reato di riciclaggio in quanto avrebbe abraso il numero del telaio e sostituito a Zungri la targa originaria. Il 20 giugno del 2020 i fratelli Domenico e Simone Pugliese avrebbero invece preso a colpi di mazza di ferro – mandando in frantumi vetri e fanali – una Fiat Punto parcheggiata sulla pubblica via di Zungri. Con le stesse mazze di ferro, i due Pugliese avrebbero poi cercato di colpire una persona a Zungri che è riuscita a trovare riparo all’interno di una pizzeria. Per Antonino Ventrice, infine, il reato è quello di aver omesso di denunciare alle autorità la detenzione illegale di due cartucce calibro 38 special.

I reati in materia di stupefacenti

Il pm Corrado Caputo

Detenzione e cessione di marijuana – con diversi episodi di spaccio stupefacente, a vario titolo, contestati – è l’accusa mossa a: Carmelo Pugliese, Simone Pugliese, Federico Cutuli, Giuseppe Guerrera, Denis Criscoman, Giuseppe Purita, Carmine Cichello.
A Sebastiano Navarra viene infine contestato di aver ceduto due grammi di cocaina a Domenico e Simone Pugliese il 20 ed il 21 febbraio 2020.
Lo stupefacente sarebbe stato occultato in alcuni casi in una cavità ricavata all’interno di un’edicola votiva dedicata alla Madonna sita nel centro abitato di Zungri. La marijuana veniva poi prelevata in piccole dosi per soddisfare le richieste degli assuntori che commissionavano i loro acquisti attraverso diverse piattaforme social. Il saldo dei pagamenti avveniva direttamente agli indagati, i quali provvedevano alla consegna proprio nei pressi dell’altare votivo.
I 12 indagati avranno ora venti giorni di tempo per chiedere al pm di essere interrogati o presentare eventuali memorie difensive attraverso i rispettivi legali.

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