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Dopo l’arresto di Messina Denaro restano 4 superlatitanti: uno è il vibonese Bonavota

Si restringe l'elenco dei ricercati di massina pericolosità del ministero dell'Interno. Il 49enne di Sant'Onofrio è ricercato dal 2018

Dopo l’arresto di Messina Denaro restano 4 superlatitanti: uno è il vibonese Bonavota
Nel riquadro, Pasquale Bonavota

Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, restano quattro i latitanti di massima pericolosità rientranti del “programma speciale di ricerca” del gruppo Interforze. Tra di loro anche il vibonese Pasquale Bonavota. Nato il 10 gennaio 1974 a Vibo Valentia, è ritenuto esponente di spicco della ‘ndrangheta di Sant’Onofrio. È ricercato dal 2018 per associazione di tipo mafioso e omicidio aggravato in concorso.
Vi è poi Attilio Cubeddu, nato il 2 marzo 1947 a Arzana (Nuoro) e ricercato dal 1997 per non aver fatto rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu è Carros (Nuoro), ove era ristretto, per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Il 18 marzo 1998 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali. [Continua in basso]

Giovanni Motisi, nato il primo gennaio 1959 a Palermo, ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso ed altro, dal 2002 per strage ed altro; deve scontare la pena dell’ergastolo; il 10 dicembre 1999 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali.
Renato Cinquegranella, nato il 15 maggio 1949 a Napoli, ricercato dal 2002 per associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione ed altro; il 7 dicembre 2018 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali.

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