sabato,Maggio 11 2024

Traffico di droga in Calabria, i carabinieri sgominano un’organizzazione straniera

L'operazione scattata stamani ha dato esecuzione a un'ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro nei confronti di quasi 20 persone

Traffico di droga in Calabria, i carabinieri sgominano un’organizzazione straniera

I carabinieri della Compagnia di Cosenza, con il supporto delle articolazioni dell’Arma competenti per territorio, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 19 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al delitto di associazione a delinquere finalizzate al traffico di sostanza stupefacente, a numerosi reati di detenzione e commercio di sostanze stupefacente. In particolare, 5 indagati sono destinatari della misura cautelare in carcere, 12 indagati della misura degli arresti domiciliari e 2 indagati sono sottoposti all’obbligo di dimora con contestuale obbligo di presentazione alla Pg. Le investigazioni, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, e svolte dai carabinieri delle Stazioni di Cosenza principale e Cosenza centro, traevano spunto dalla documentata cessione di sostanza stupefacente presso l’autostazione di Cosenza, si sono sviluppate attraverso operazioni tecniche di tipo intercettivo, i cui risultati venivano corroborate dai relativi riscontri acquisiti mediante specifici servizi sul territorio. Gli esiti degli approfondimenti investigativi, accolti nella ordinanza cautelare, hanno consentito di delineare (nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa),  la gravità indiziaria circa l’operatività di una associazione, attiva nelle città di Cosenza e Rende, finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana, con la cessione, anche a minori, e fonte di approvvigionamento nella provincia di Reggio Calabria, in particolare a Rosarno. La gravità indiziaria acquista a livello cautelare ha riguardato la struttura gerarchica del sodalizio, con a capo un soggetto di nazionalità nigeriana, e costituito prevalentemente da soggetti di nazionalità straniera, capaci di alimentare flussi costanti di droga sul mercato locale, con piazza di spaccio presso l’autostazione di Cosenza e la vicina Villa Giulia, presidiata stabilmente dagli esponenti del sodalizio, e presso la quale si recavano gli assuntori certi di trovarvi il soggetto in grado di soddisfare la loro domanda.

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