sabato,Dicembre 9 2023

Operazione Maestrale-Carthago: revocate dal Riesame sette misure cautelari

Il Tdl di Catanzaro si è pronunciato sul ricorso dei difensori di alcuni indagati. Ecco le decisioni e le accuse

Operazione Maestrale-Carthago: revocate dal Riesame sette misure cautelari

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro si è pronunciato su diversi ricorsi dei difensori nell’ambito dell’operazione antimafia Maestrale-Carthago. Revocati gli arresti domiciliari ed annullata la misura cautelare nei confronti di: Sandro Melluso (cl ’77) di San Leo di Briatico (avvocati Stefania Rombolà ed Ettore Troielli), Francesco Barone (cl ’73) di San Calogero (avvocato Francesco Muzzopappa); Raffaele Corigliano (cl ’67), nativo di Mileto, residente a Pizzo (avvocati Antonio Porcelli e Francesco Muzzopappa); Antonio Prestia (cl ’99) di Briatico (avvocato Giuseppe Monteleone); Massimo Fortuna (cl ’76) di San Gregorio d’Ippona (avvocato Diego Brancia). Revocata infine la misura dell’obbligo di firma ed annullata l’ordinanza nei confronti di Antonio Tripodi, 50 anni, di Santa Domenica di Ricadi, e Mattia Tripodi, 27 anni, di Santa Domenica di Ricadi (avvocati Patrizio Cuppari e Licinio La Terra Albanelli).  

Le accuse

Sandro Melluso, manutentore all’interno del villaggio Green Garden di Briatico e ritenuto contiguo al clan Bonavita, viene accusato di concorso in estorsione ai danni di Francesco Rapisarda, quest’ultimo proprietario di fatto della struttura turistica. L’imprenditore Raffaele Corigliano, titolare di alcuni supermercati, è invece accusato di concorso in illecita concorrenza con minaccia (condotta aggravata dal metodo mafioso) per favorire i Mesiano di Mileto nella distribuzione del pane. Per Antonio Prestia l’accusa è quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Avrebbe ceduto ad Armando Bonavita un quantitativo imprecisato di cocaina a Briatico il 22 febbraio 2019. Massimo Fortuna è infine accusato di turbata libertà degli incanti nelle gare d’appalto per le mense scolastiche, in concorso con Carlo Gioffrè e Domenico Colloca di Mileto. La condotta è aggravata dall’agevolazione mafiosa. Truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubbliche è invece il reato ipotizzato nei confronti di Antonio Tripodi e Mattia Tripodi, che rispondono quali proprietari della società di navigazione Tripodi Group srl.

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