venerdì,Aprile 19 2024

Minacce “social” a Lia Staropoli, il Coisp nazionale esprime solidarietà

Intervento di Franco Maccari, segretario generale del sindacato indipendente di polizia, che si schiera dalla parte del presidente dell’associazione antimafia ConDivisa oggetto di avvertimenti «di carattere ‘ndranghetistico su Facebook da un familiare del boss Mancuso»

Minacce “social” a Lia Staropoli, il Coisp nazionale esprime solidarietà
Lia Staropoli

«Voglio esprimere la vicinanza mia personale e di tutto il Coisp a Lia Staropoli, presidente dell’associazione “ConDivisa – Sicurezza e Giustizia”, fatta oggetto sui social network di subdole minacce da parte di un familiare del boss Mancuso della cosca di ‘ndrangheta di Limbadi».

E quanto afferma Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, che spiega: «Lia Staropoli è stata accusata di avere definito Il paese di Limbadi come “roccaforte della ‘ndrangheta” da parte di questo soggetto che ha invitato i non meglio specificati “cugini”, ad indignarsi, rimproverandoli persino di non aver intrapreso prima alcuna iniziativa. Tutti sappiamo quale valore possano avere questi inviti nel linguaggio pieno di codici di morte della ‘ndrangheta. Il personaggio in questione, legato al boss da rapporti di affinità, ha virgolettato tutte le dichiarazioni pubbliche di Lia Staropoli, rendendola facilmente identificabile ed esponendola a gravi rischi e a terribili ritorsioni. Dimentica, il soggetto in questione, che il paese di Limbadi emerge come roccaforte della ‘ndrangheta non certo dalle dichiarazioni della presidente di “ConDivisa”, ma dalle numerose inchieste delle forze dell’ordine e della magistratura rivolte al contrasto alla criminalità in quel territorio, in cui rilevano i ruoli criminali di diversi componenti della famiglia Mancuso. Detto ciò risulta grave e preoccupante la “chiamata alle armi” lanciata contro Lia Staropoli, colpevole di avere sempre dedicato il suo impegno al sostegno alle Forze dell’ordine e al contrasto culturale alla mafia e all’illegalità».

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Quindi, «il Coisp intero esprime la sua vicinanza a Lia Staropoli, auspicando che tale vicenda non passi sotto silenzio, con l’effetto di lasciarla isolata e indifesa, ma che si faccia subito luce sulle gravi minacce che le sono state rivolte, garantendo la sua sicurezza e la possibilità di continuare nel suo impegno antimafia».

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