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Inchiesta Petrol Mafie nel Vibonese: quattro condanne in Cassazione e sette annullamenti con rinvio

Si tratta del troncone del processo celebrato con rito abbreviato per l’operazione della Dda di Catanzaro scattata l’8 aprile 2021

Inchiesta Petrol Mafie nel Vibonese: quattro condanne in Cassazione e sette annullamenti con rinvio
Pasquale Gallone

Sentenza della Cassazione per il troncone del rito abbreviato relativo al processo nato dall’operazione Petrol Mafie della Dda di Catanzaro. Quattro condanne vanno definitive, avendo la Suprema Corte confermato il verdetto d’appello nei confronti di: Pasquale Gallone, 64 anni, di Nicotera, condannato a 6 anni; Giuseppe Barbieri, di51 anni, di Sant’Onofrio, condannato a 6 anni; Daniele Prestanicola, di 42 anni, di Maierato, condannato a 6 anni; Francescantonio Anello, di 35 anni, di Filadelfia, condannato a 6 anni.
La Cassazione ha invece annullato con rinvio, per un nuovo processo di secondo grado dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro, per i seguenti imputati: Salvatore Giorgio, 50 anni, di Catanzaro (condannato in appello a 7 anni, 9 mesi e 20 giorni); Domenico Rigillo, 49 anni,di San Vito sullo Ionio (condannato in appello a 7 anni, 1 mese e 3 giorni); Alessandro Primo Tirendi, 43 anni, di Milano (condannato in appello a 6 anni, 7 mesi e 20 giorni); Giovanni Carvelli, 41 anni, di Petilia Policastro (condannato in appello a 3 anni, 3 mesi e 20 giorni); Armando Carvelli, 39 anni, di Crotone (condannato in appello a 3 anni, un mese e 20 giorni); Orazio Romeo, 55 anni, di Catania (condannato in appello a 3 anni e 10 mesi); Vincenzo Zera Falduto, 37 anni, di Reggio Calabria (condannato in appello a 2 anni, 9 mesi e 20 giorni).

Giuseppe Barbieri

Pasquale Gallone, Daniele Prestanicola, Francescantonio Anello, Giuseppe Barbieri sono stati condannati alla rifusione delle spese di difesa sostenute in giudizio dalle parti civili rappresentate dai Comuni di Vibo Valentia, Sant’Onofrio, Limbadi, dalla Provincia di Vibo, dall’Associazione antiracket della Provincia di Vibo e dalla Cooper Poro.
Associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise sui prodotti petroliferi, anche mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, i reati, a vario titolo, contestati. L’operazione era scattata l’8 aprile 2021 contro un’organizzazione che avrebbe agito nel settore dei carburanti.

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