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Processo Petrol Mafie in Appello: separata la posizione di Luigi Mancuso

Uno dei giudici a latere si è astenuta dopo l’invito del difensore dell’imputato in quanto ha già svolto le funzioni di gip nell’inchiesta Rinascita Scott. Sarà necessario individuare una nuova Corte di secondo grado per il boss di Limbadi

Processo Petrol Mafie in Appello: separata la posizione di Luigi Mancuso
La Corte d'Appello di Catanzaro e nel riquadro Luigi Mancuso
Luigi Mancuso

E’ stata separata dagli altri imputati del maxiprocesso, nato dall’operazione Petrol Mafie, la posizione del boss di Limbadi Luigi Mancuso che viene giudicato anche per l’inchiesta Rinascita Scott. Il giudice a latere della seconda sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, si è infatti astenuta dal trattare la sua posizione dopo l’invito all’astensione formulato dall’avvocato Paride Scinica, che insieme all’avvocato Francesco Calabrese assiste Luigi Mancuso. Il giudice Giovanna Mastroianni si è astenuto dalla celebrazione del processo in quanto ha ricoperto in passato le funzioni di gip distrettuale per l’operazione Rinascita Scott autorizzando in tale vesti alcune intercettazioni che coinvolgono l’odierno imputato Luigi Mancuso. Da qui la separazione della posizione di Luigi Mancuso dagli altri imputati, con gli atti al presidente della Corte d’Appello di Catanzaro affinché individui per l’imputato un nuovo Collegio. L’avvocato Paride Scinica aveva inviato all’astensione anche il giudice Carmela Tedesco in quanto in precedenza il magistrato aveva esaminato la ricusazione fatta dal difensore per il Collegio di primo grado di Rinascita Scott (Tribunale di Vibo presieduto dal giudice Cavasino, a latere il giudice Romano) facendo salvi tutti gli atti del maxiprocesso dopo un precedente accoglimento dell’istanza di ricusazione dei togati. In questo caso, però, il giudice Carmela Tedesco non ha ritenuto di astenersi, anche se l’astensione della collega Mastroianni ha portato comunque alla separazione della posizione di Luigi Mancuso che sarà quindi giudicato da una diversa sezione della Corte d’Appello di Catanzaro. In primo grado Luigi Mancuso in Petrol Mafie, unito per la sua posizione a Rinascita Scott, è stato condannato a 30 anni di reclusione. Luigi Mancuso è accusato di essere a capo del “Crimine” di Vibo Valentia, struttura che “governa” i singoli “locali” di ‘ndrangheta.

Gli imputati

Giuseppe D’Amico

La sentenza di primo grado per l’operazione Petrol Mafie è stata emessa dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia in data 1 dicembre 2023. Questi i 49 imputati in appello (con le assoluzioni di primo grado impugnate dalla Procura e le condanne impugnate dai difensori) e il verdetto di primo grado: assoluzione Fernando Assunto Emanuele Aber (cl ’62), di Catania; assoluzione Roberto Aguì, del 1971, di Bovalino; 5 anni e 6 mesi Nicola Amato, (cl 1975), di Catania; 3 anni e 5 mesi Benedetto Avvinto (cl 1974) di Cercola; 6 anni e un mese Anna Bettozzi, (cl ’58), di Roma; assoluzione Pietro Bonanno; assoluzione Vincenzo Campajola, (1965), di Napoli; assoluzione Antonio Angelo Isaia Capria, (cl ’64), di Nicotera (dipendente della Provincia di Vibo); 9 anni e 10 mesi Alberto Coppola (classe 1977), di Napoli; 4 anni e 4 mesi Roberta Coppola, (cl 1998), di Torre del Greco; 6 anni e un mese Felice D’Agostino, (1982), Bari; 18 anni, 10 mesi e 15 giorni di reclusione Antonio D’Amico, (cl ’64) di Piscopio; 30 anni di reclusione (e 39mila euro di multa) Giuseppe D’Amico, detto Pino, (cl ’72), di Piscopio; 10 anni Francesco D’Angelo, (cl ’46), alias “Ciccio ‘Ammaculata”, di Piscopio; assoluzione Gaetano Del Vecchio, (cl ’62), di Tropea (dirigente della Provincia di Vibo; 4 anni e 7 mesi Virginia Di Cesare, (cl ’93), di Roma; 2 anni e 2 mesi Carmelo Fabbretti; 5 anni Giuseppe Fasulo, (cl 1962), di Taranto; 4 anni e 5 mesi Sebastiano Foti, (classe 1976), di Catania; assoluzione Antonio Francolino, (cl ’65), di Vibo (dirigente della Provincia di Vibo);assoluzione Salvino Frazzetto, (classe 1959), di Catania; 3 anni e 10 mesi Gennaro Gravino, (classe 1976), Napoli; 8 anni e 10 mesi Sergio Leonardi (classe 1978), di Catania; 3 anni Cesare Nicola Limardo, (cl ’93), residente a Limbadi (in qualità di titolare della Dicn Petroli ubicata a Filandari); 3 anni e 3 mesi Paolo Lipari, (cl ’77), di Stefanaconi;

Antonio D’Amico

assoluzione Sebastiano Lo Torto (cl. ’70), di Nicotera; 30 anni Luigi Mancuso, (cl ’54), di Limbadi; 10 anni e 2 mesi Francesco Mancuso, (cl ’57), di Limbadi, detto “Tabacco”; 12 anni e 2 mesi Silvana Mancuso, (cl ’69), di Limbadi; 2 anni e 10 mesi Nazzareno Matina, (cl ’71), di Stefanaconi; 5 anni e un mese Giulio Mitidieri, (1952), di Marsicovetere (Pz); 2 anni e 6 mesi Francesco Monteleone, (cl ’85), di Vibo Valentia ma residente a Milano; assoluzione Luciano Morabito, (1958), di Africo; assoluzione Irina Paduret, (1986), Moldavia; 2 anni e 10 mesi Zhelev Petyo Petkov, (1978), Bulgaria; assoluzione Francesco Saverio Porretta, (1974), Milano; 15 anni Antonio Prenesti, (cl ’66), di Nicotera; 7 anni Rosamaria Pugliese, (1975), di Maierato; 12 anni e un mese Giuseppe Ruccella, (1981), di Filogaso; assoluzione Rosario Cristian Santoro, (1995),di Palermo; assoluzione Emanuela Scevola, (1981), di Napoli; 4 anni e 5 mesi Damiano Sciuto, (1989), di Catania; un anno (oltre al pagamento delle spese processuali, ma con sospensione della pena) Salvatore Solano, (cl ’79), già sindaco di Stefanaconi ed ex presidente della Provincia di Vibo Valentia; 10 anni e un mese Francescantonio Tedesco, (1968), di Vibo Valentia (ex consigliere comunale di Vibo); 12 anni e 9 mesi Giuseppe Terranova, (1963), di Messina; 2 anni e 4 mesi Ernesto Tortora, (1975), di Napoli; assoluzione Totts Rachid; 4 anni Roberto Trovato, (1987), di Catania (chiesti 4 anni); 2 anni Gennaro Visese, (1977), di Napoli.

Associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, corruzione, scambio elettorale politico mafioso, turbativa d’asta i reati, a vario titolo, contestati.

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