Rapinato dentro un bar nel Vibonese, due assoluzioni in appello
Sotto processo un giovane e il proprietario del locale accusato di favoreggiamento personale

La prima sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato l’assoluzione per il reato di rapina aggravata mossa nei confronti di Rosario Neri, 35 anni, di Vena Superiore, e quella nei confronti di Renato Aversa, 51 anni, di Pernocari, titolare del Roxy Bar, accusato del reato di favoreggiamento personale in quanto attraverso le dichiarazioni rilasciate alla polizia giudiziaria avrebbe cercato – secondo l’accusa – di aiutare Rosario Neri e Domenico Baldo ad eludere le investigazioni o, comunque, a sottrarsi alle ricerche. Per Domenico Baldo, 28 anni, di Presinaci, la Procura di Vibo non aveva appellato l’assoluzione (chiesta dallo stesso pm) che era già divenuta definitiva dopo il primo grado di giudizio. La rapina è stata compiuta il 4 febbraio 2020 a Pernocari di Rombiolo ai danni di un cliente del Roxy Bar che si era portato nell’esercizio commerciale per effettuare una consumazione e comprare un pacchetto di sigarette.
In particolare, la difesa degli imputati aveva già fatto emergere in primo grado, attraverso l’esame dei testimoni e la produzione documentale, alcune contraddizioni nel racconto della persona offesa. Non ci sarebbe stata quindi alcuna rapina, bensì un debito pregresso che Pasquale Pititto aveva nei confronti di Neri. Il Tribunale collegiale (Grillone presidente) aveva quindi così deciso: per Neri assoluzione dal reato di rapina aggravata. In particolare il Tribunale aveva derubricato il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni personali. Quindi,accogliendo la tesi difensiva prospettata in sede di discussione, era stata pronunciata sentenza di non doversi procedere per tali due reati, per remissione tacita di querela rilevata dalla difesa in ossequio alla riforma Cartabia. Per Aversa era arrivata l’assoluzione per la particolare tenuità del fatto. Tale sentenza del Tribunale di Vibo è stata interamente confermata dalla Corte d’Appello di Catanzaro. Neri è stato difeso dall’avvocato Demetrio Procopio; Aversa dall’avvocato Michele Pagnotta.