martedì,Luglio 15 2025

Alluvione di Vibo Marina, la Pro Loco: «A 19 anni di distanza è una lezione che non abbiamo ancora imparato»

Per l'associazione di promozione territoriale sono rimaste irrisolte le problematiche ambientali e strutturali che causarono il disastro

Alluvione di Vibo Marina, la Pro Loco: «A 19 anni di distanza è una lezione che non abbiamo ancora imparato»

Sono passati diciannove anni da quel tragico 3 luglio 2006, una data incisa a fuoco nella memoria della comunità costiera di Vibo. L’alluvione che quel giorno si abbatté sul territorio fu un disastro ambientale di proporzioni inaudite, che strappò alla vita giovani esistenze e lasciò ferite profonde, ancora oggi aperte nei cuori di molti e nell’ambiente circostante. In questo anniversario, la Pro Loco di Vibo Marina, attraverso un comunicato stampa, si stringe idealmente ai familiari delle vittime, a coloro che hanno subito danni immateriali e materiali alle proprie abitazioni, alle aziende e alle strutture turistiche colpite nel pieno della loro attività. «Di quel giorno – scrivono dall’associazione turistica -, ognuno conserva immagini indelebili: la paura e lo sconcerto che si diffusero, ma anche la straordinaria mobilitazione delle Istituzioni e la nascita spontanea di postazioni di emergenza presso l’Istituto “A. Vespucci” di Vibo Marina e la chiesa di Bivona. Non si può dimenticare la solidarietà di quanti, come volontari, si misero subito all’opera per soccorrere chi era in difficoltà. Tanti giovani dall’animo generoso, inclusi diversi gruppi Scout, giunsero prontamente da tutta la Calabria e dall’Italia, offrendo per quasi un mese un aiuto concreto alla popolazione, divenendo i “ragazzi dal viso di acqua e fango”».

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Cosa insegnano le tragedie?

Una ferita ancora aperta questa ricorrenza, che spinge il sodalizio a porre una domanda cruciale alla collettività: «Ma abbiamo imparato qualcosa da quell’alluvione che potrebbe ancora ripetersi?. Tra i maggiori problemi di Vibo Marina, se non il primo come da più parti indicato – prosegue la Pro Loco APS -, vi è ancora la messa in sicurezza del territorio, dalla collina al mare, per le ben note criticità, parzialmente affrontata. Fattori messi in evidenza in modo allarmante dall’alluvione del 3 luglio 2006, che potrebbero ancora ripresentarsi per i cambiamenti climatici e per la cura non prestata all’ambiente». Problematiche del territorio, viene sottolineato nella nota stampa, «con cui da tempo deve convivere la laboriosa popolazione costiera, in attesa di tutti quegli interventi indispensabili, di recente rifinanziati ancora dalla Regione per 14 progetti».

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Il dissesto idrogeologico come la spada di Damocle

Al momento «permane ancora serio il dissesto idrogeologico della collina, da tutelare anche dal cemento e dagli incendi, i cui corsi d’acqua meteorica andrebbero regimentati sino al mare, con l’adeguamento dei fossi-canali; in particolare, da più parti, si sollecita come improcrastinabile l’allargamento delle strozzature dei canali nei tratti che passano sotto le strade e sotto la linea ferroviaria a Vibo Marina e Bivona. Da questi interventi – conclude la Pro Loco – dipende la vita di Vibo Marina, della sua economia e del Porto, l’infrastruttura più importante della provincia, che deve rimanere sempre attivo, funzionale, raggiungibile, per l’importante ruolo che ricopre quale scalo per l’emergenza in Calabria».

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