Ci sarebbe anche Daffinà tra gli indagati dell’inchiesta alla Regione: «Io coinvolto? Staremo a vedere»
Da ieri perquisizioni della Guardia di finanza nella Cittadella di Catanzaro, sotto la lente sanità e Aterp. Tra le persone coinvolte figurerebbe il forzista vibonese, attuale subcommissario nazionale alla depurazione

Sta proseguendo anche questa mattina l’acquisizione documentale avviata nella giornata di ieri da parte della Guardia di finanza che, su delega della Procura di Catanzaro, ha proceduto a perquisizioni e sequestri nella sede della Regione Calabria, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che coinvolge anche il presidente della Giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto e il suo ex socio Paolo Posteraro.
Secondo fonti investigative, tra gli indagati ci sarebbe anche il vibonese Antonino Daffinà, attuale subcommissario nazionale alla depurazione. Contattato telefonicamente, Daffinà non smentisce né conferma il suo coinvolgimento nell’inchiesta: «So che la Finanza sta effettuando ispezioni e acquisendo documenti in Regione, staremo a vedere». Esclude invece categoricamente che la sua posizione possa essere collegata a fatti relativi all’attività svolta in passato all’Arterp: «No, quelle sono cose vecchie, che risalgono al 2015…».
Le perquisizioni in Cittadella a Catanzaro
Questa mattina le attività delle fiamme gialle sono concentrate al decimo piano della Cittadella, dove si trova il dipartimento della Presidenza. Ieri, invece, sotto la lente degli investigatori è finito il dipartimento Salute e Welfare, la finanza ha portato via dagli uffici del terzo piano pc e documentazione cartacea.
Ma le attività di acquisizione sono proseguite anche al domicilio di Tommaso Calabrò, dirigente generale ad interim del dipartimento Salute e titolare anche della Transizione digitale.
Secondo indiscrezioni, i fari della Procura sarebbero accesi sulle procedure di autorizzazione e accreditamento di strutture sanitarie private. Sempre nella giornata di ieri, le fiamme gialle hanno acquisito documenti al nono piano dello stabile, e in particolare all’Aterp, atti che riguarderebbero bandi per la ristrutturazione degli alloggi popolari.