lunedì,Luglio 28 2025

Medici e infermieri arrestati a Catanzaro, ecco come funzionava il sistema sanitario parallelo secondo la Procura: interventi abusivi, incassi in nero e liste d’attesa saltate

I controlli di finanza e militari del Nas si sono concentrati sul reparto di oculistica della Dulbecco. Sotto accusa anche la presunta gestione truffaldina dell'attività di intramoenia

Medici e infermieri arrestati a Catanzaro, ecco come funzionava il sistema sanitario parallelo secondo la Procura: interventi abusivi, incassi in nero e liste d’attesa saltate

Le prenotazioni delle visite mediche intramoenia sarebbero state registrate solo successivamente sul sistema aziendale, l’appuntamento con il paziente sarebbe infatti stato preso direttamente dal medico. Dati falsi, secondo la ricostruzione della Procura di Catanzaro, inseriti nell’applicativo in uso all’ufficio Alpi dell’azienda ospedaliera universitaria Dulbecco, relativi al tempo di svolgimento della visita medica, al luogo di prenotazione e al pagamento.

Associazione a delinquere e accesso abusivo ad un sistema informatico sono alcuni dei reati contestati a Marco Scicchitano, dirigente medico del reparto di Oculistica dell’azienda ospedeliera Dulbecco – finito oggi agli arresti domiciliari – in concorso con Rossella Viscomi e Debora Lanatà, entrambe dipendenti del servizio Alpi.

Il pagamento delle somme di denaro non sarebbe avvenuto, infatti, attraverso lo sportello ticket aziendale ma direttamente nelle mani del medico che lo avrebbe poi consegnato, ma solo in parte, alle due dipendenti alle postazioni di back office. I dati falsi sarebbero stati relativi anche alle prestazioni erogate, ad esempio operazioni di cataratta senza autorizzazione eseguite nello studio medico privato dell’oculista.

Una prassi che, secondo l’ipotesi di accusa, si sarebbe consumata con il concorso omissivo di Luigi Mancuso, all’epoca dei fatti direttore responsabile dell’ufficio Alpi (Attività libero professionale intramuraria), consapevole delle condotte illecite delle due dipendenti che avrebbero operato liberamente il caricamento dei dati anche in sua presenza.
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