giovedì,Aprile 18 2024

Palmieri ucciso con un colpo di fucile alla testa, a sparargli il cugino 33enne (Nome) – Video

È stato lo stesso autore del delitto a chiamare i soccorsi. Nel corso delle successive perquisizioni rinvenuti oltre 160 grammi di hashish

Palmieri ucciso con un colpo di fucile alla testa, a sparargli il cugino 33enne (Nome) – Video

Svolta lampo nelle indagini dell’omicidio di Francesco Palmieri, il giovane di Paravati giunto cadavere al Pronto soccorso di Vibo Valentia nella tarda serata di ieri, dopo essere stato attinto alla testa da un colpo di fucile calibro 12. [Continua]

Omicidio Palmieri a Paravati, fermato il cugino della vittima

Nicola Polito, fermato per l’omicidio del cugino

Nel giro di poche ore, un articolato team composto da i Carabinieri della Stazione di Mileto, della Sezione Operativa della Compagnia di Vibo Valentia e  del Nucleo Investigativo, coordinati dal sostituto Procuratore Concettina Iannazzo, ha stretto il cerchio  e sottoposto a fermo di indiziato di delitto Nicola Polito, 33 anni, cugino della vittima, già noto alle forze dell’Ordine.

Ad attivare i soccorsi, sarebbe stato lo stesso Polito, la cui versione non ha convinto gli investigatori, che fin dalle prime battute, grazie ad una precisa ricognizione informativa dei militari della Stazione di Mileto, giunti immediatamente sul posto per preservare la scena del crimine e raccogliere i primi spunti investigativi.

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Francesco Palmieri, la vittima

Le successive perquisizioni hanno consentito di rinvenire, occultata in un’abitazione nella disponibilità del fermato, l’arma del delitto, un fucile calibro 12 con matricola punzonata e 27 cartucce analoghe a quella utilizzata per l’azione delittuosa.

Nella circostanza, è stato rinvenuto e sequestrato un panetto di hashish del peso di 163,50 grammi. Proprio un debito non saldato per l’acquisto di droga potrebbe essere il movente.

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Nella giornata di oggi, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia si è tenuta una serie di interrogatori, diretti in prima persona dal Procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, coadiuvato dal sostituto procuratore Concettina Iannazzo, finalizzati a vagliare la posizione e le responsabilità di ulteriori soggetti nel grave fatto di sangue.

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