venerdì,Aprile 26 2024

Messa all’aperto a Mileto per ricordare Francesco Prestia Lamberti

Tanta gente accanto ai genitori. Presente anche la mamma di Francesco Vangeli. L’omelia di don Cugliari e le riflessioni del sindaco Giordano

Messa all’aperto a Mileto per ricordare Francesco Prestia Lamberti
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Il cartellone che campeggia all’ingresso di Mileto

Spazio all’emozione, al raccoglimento, alla preghiera e alla riflessione nella messa all’aperto in suffragio del giovane Francesco Prestia Lamberti, celebrata a Mileto in occasione dell’anniversario della sua tragica morte, avvenuta per mano di un coetaneo nel maggio del 2017. Ma anche al desiderio di vedere dipanati i tanti coni d’ombra che ancora avvolgono questa vicenda, e non solo. La sacra funzione si è svolta in piazza Badia, presieduta sul sagrato della chiesa parrocchiale da don Salvatore Cugliari, alla presenza dei familiari di Francesco, del sindaco Salvatore Fortunato Giordano e di gran parte della sua giunta. Accanto al papà Guido e alla mamma Marzia Luccisano, anche Elsa Tavella, mamma di Francesco Vangeli, il giovane di Filandari anch’esso ucciso e vittima di un agguato tra le campagne di Mileto, in questo caso nell’ottobre del 2018. [Continua]

Una presenza significativa, quest’ultima, che ha accomunato nel dolore e nel coraggio due madri a cui – in circostanze diverse e in gran parte ancora da chiarire – mani violente hanno strappato i propri figli dalle loro braccia. Tra il cospicuo numero di partecipanti, tanti i giovani provenienti anche dai comuni limitrofi. Nella sua omelia don Cugliari, dopo aver ricordato che entrambi i Francesco sono stati, in periodi diversi, suoi parrocchiani, ha posto in evidenza come “non bastano i messaggi di vicinanza e di amicizia social per costruire la civiltà della giustizia e dell’amore”. E, ancora, quanto oggi più che mai ci sia bisogno di gesti concreti, “che permettano un vero riscatto del territorio nel segno di Cristo e sotto l’egida dello Spirito Santo”. A conclusione della messa ha preso la parola il sindaco Giordano.

Una presenza spontanea, la sua e quella degli altri amministratori comunali, voluta quale “atto di solidarietà nei confronti della famiglia, dei giovani e di un’intera comunità ferita con una cicatrice non facilmente rimarginabile. Questa giornata – ha affermato – deve servire da monito per le nuove generazioni. Ho vissuto con voi le amarezze che l’insano gesto dell’uccisione di Francesco ha provocato in ognuno. In quel momento ci siamo sentiti tutti persi e in preda ad un brutto sogno, ma invece era la cruda realtà. Dopo questo fatto grave e criminale, altri se ne sono purtroppo verificati sul territorio. Giovani vite spezzate senza un perché. Mamme che anziché godersi i loro figli si trovano oggi costrette a piangerli su un freddo marmo. Ma è proprio in questi momenti che la comunità deve trovare la forza di reagire e di mettere in atto le giuste strategie per rinascere. Tenere vivo il ricordo serve a ricordare a tutti noi le sofferenze che alcune scelte comportano e che queste tragedie non devono più verificarsi”. Il sindaco di Mileto ha proseguito il suo intervento auspicando che l’anniversario dell’uccisione di Francesco possa, in futuro, “essere elevato a “Giornata dell’amore e della legalità” di questa comunità, in modo che ognuno “tragga le giuste lezioni. Dobbiamo lottare affinché prevalgano i valori della tolleranza, del rispetto delle regole, della giustizia e della legalità. E questo – ha concluso – dovrà avvenire affinché il sacrificio di Francesco e di chiunque altro è rimasto ingiusta vittima di atti criminali e violenti, non sia vano, ma anzi faccia da monito alle future generazioni”.

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