venerdì,Marzo 29 2024

Filogaso, imbarazzo in Consiglio: la minoranza minaccia dimissioni

Richiesta di chiarimenti dopo il nostro articolo sulle ingerenze della criminalità che chiama in causa il vicesindaco Rachieli. “Il sole nascente”: «Non saremo complici dell’omertà»

Filogaso, imbarazzo in Consiglio: la minoranza minaccia dimissioni

Ha creato un certo imbarazzo all’amministrazione comunale di Filogaso, l’articolo de Il Vibonese in cui, nei giorni scorsi, si ricostruivano le ingerenze della criminalità organizzata nelle amministrazioni locali vibonesi sulla base di quanto emerso dagli atti della maxi-inchiesta Rinascita-Scott, condotta dalla Dda di Catanzaro sotto il coordinamento del procuratore Nicola Gratteri. In particolare, a creare scompiglio in occasione dell’ultimo consiglio comunale, è stata la posizione del vicesindaco Daniele Rachieli, chiamato in causa nell’articolo. Posizione rispetto alla quale è stato il gruppo d’opposizione “Il sole nascente” a chiedere chiarimenti. Senza, tuttavia, ricevere risposta.

La ricostruzione di quanto accaduto in aula viene (è bene sottolinearlo) dagli stessi consiglieri di minoranza che così riassumono gli eventi: «ci siamo permessi di chiedere la parola per poter esprimere quella che è la nostra posizione in merito all’articolo apparso sul quotidiano online “Il Vibonese” il 19 luglio scorso. La nostra intenzione era di chiedere al sindaco e al suo vice, quest’ultimo protagonista dell’articolo in oggetto, chiarimenti e delucidazioni su quanto esposto all’interno dell’articolo, non possiamo passare indifferenti davanti all’accusa di essere un paese “omertoso”. Alla nostra richiesta di prendere la parola ci è stato detto di attendere a fine Consiglio – proseguono i consiglieri -, al che abbiamo ribadito la nostra intenzione di abbandonare i lavori del Consiglio in quanto non abbiamo visto alcun chiarimento o smentita davanti alle pesanti accuse presenti nell’articolo de “Il Vibonese”».

Quindi aggiungono «intendiamo prendere le distanze in maniera netta dall’attuale maggioranza, chiedendo a quest’ultima di chiarire pubblicamente qual è la posizione in merito al contenuto dell’articolo. Riteniamo indispensabile difendere l’onorabilità della nostra comunità, dove la stragrande maggioranza dei cittadini è fatta di gente perbene e onesta che non può certo accettare di essere definita omertosa. Ribadiamo quindi la nostra richiesta di chiarimenti al sindaco e al suo vice, qualora questa non dovesse pervenire, ci vedremo costretti a rassegnare le nostre dimissioni da consiglieri comunali. Non intendiamo rimanere in un consiglio comunale dove aleggia il sospetto. Rimanere indifferenti ci renderebbe complici di un qualcosa che non conosciamo e che rifiutiamo a prescindere».

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