venerdì,Marzo 29 2024

Paravati, distrutta la statua della Madonna posizionata sul tratto urbano della Statale 18

Sconcerto e inquietudine tra la popolazione per il vile gesto, compiuto nel paese natale di “Mamma Natuzza”

Paravati, distrutta la statua della Madonna posizionata sul tratto urbano della Statale 18

Atto sacrilego? Azione vandalica ad opera di balordi storditi dai fumi dell’alcool o, addirittura, della droga? Non si sa. O, almeno, nessuno dice di saperne qualcosa, nemmeno chi abita nelle immediate vicinanze. Di certo, però, c’è che il vile atto perpetrato ai danni di un’icona sacra per il popolo cristiano, ha creato e sta provocando grande sconcerto, inquietudine e sconforto tra la popolazione di Paravati e non solo.

Ancor di più in un contesto internazionale di forte tensione, come quello attuale, contrassegnato dai complicati fenomeni del terrorismo e dell’immigrazione clandestina e dalla grave tensione tra popoli e religioni diverse. Risale a sabato notte la spregevole azione con la quale ignoti hanno preso di mira e distrutto la madonnina dell’edicola situata ai bordi del tratto urbano della Strada statale 18 della ridente frazione di Mileto, nella curva che in direzione sud porta verso il cimitero comunale. Una statuina di poco valore economico e tuttavia di grande valore affettivo e religioso per la gente di Paravati.

Del fatto si sono accorti in mattinata alcuni passanti, i quali, dopo aver raccolto rispettosamente i cocci di quel che rimaneva dell’effige in gesso della Vergine Maria, hanno provveduto a ridare un minimo di dignità e decoro all’edicola, danneggiata e ormai mestamente vuota. Sul triste episodio stanno indagando le forze dell’ordine. La madonnina, con molta probabilità, se non si potrà riparare sarà sostituita con un’altra simile o, addirittura, esteticamente ancora più bella. Resta, però, il vile gesto, tra l’altro perpetrato ai danni di un’icona sacra situata su un territorio profondamente religioso e fortemente legato alla Madre di Gesù, in virtù del carisma della mistica con le stigmate Natuzza Evolo e del conseguente propagarsi della devozione al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”.

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