mercoledì,Aprile 24 2024

Omicidio fratelli Mirabello, incidente probatorio sul coltello

L’arma del delitto al centro di una perizia per l’estrapolazione di una fotografia dal telefonino del cognato delle vittime

Omicidio fratelli Mirabello, incidente probatorio sul coltello
Davide e Massimiliano Mirabello
Joselito Marras

Incidente probatorio questa mattina dinanzi al gip del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, nell’ambito del procedimento penale che vede imputati Michael Marras, 27 anni, ed il padre Joselito Marras, 57 anni, accusati del duplice omicidio dei fratelli Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, di San Gregorio d’Ippona, usciti di casa – a Dolianova, in Sardegna – domenica 9 febbraio senza fare più ritorno. I loro cadaveri erano stati poi ritrovati grazie alla confessione del 57enne, che aveva però scagionato il figlio sostenendo di aver agito da solo. Proprio a seguito di queste dichiarazioni era stata presentata dagli avvocati del giovane, Patrizio Rovelli e Fabrizio Rubiu, una richiesta di scarcerazione che oggi il gip del Tribunale di Cagliari ha però rigettato.

L’incidente probatorio riguarda in particolare l’estrazione dal telefonino del cognato dei Mirabello di una fotografia inviata allo stesso da una delle vittime e raffigurante un coltello. Coltello ritenuto invece diverso da quello consegnato, a distanza di giorni dal duplice omicidio, da Stefano Mura, 42 anni (finito sul registro degli indagati per favoreggiamento) ai carabinieri affermando di averlo trovato insanguinato in un cespuglio sul luogo del delitto. Stefano Mura avrebbe fatto sparire il coltello dal luogo del duplice omicidio per affidarlo prima a un parente e soltanto un mese dopo – bruciato e danneggiato – ai carabinieri.

L’incidente probatorio servirà quindi a “cristallizare” tale dato probatorio della foto ed a tal proposito è stato nominato quale perito l’ingegnere Andrea Capapi che ha chiesto 15 giorni di tempo per portare a termine l’incarico peritale. Carterina Mirabello ed Eleonora Mirabello, sorelle delle vittime e quindi parti offese, sono assistite dall’avvocato Gianfranco Piscitelli, mentre gli imputati – Micharl Marras e Joselito Marras – sono difesi dagli avvocati Gianfranco Trullu, Doriana Perra, Fabrizio Rubiu e Michela Pusceddu in sostituzione degli avvocati Rovelli e Monni.

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