Mileto saluta il suo ultracentenario, “Zio Ciccio” Solano si è spento all’età di 104 anni

Si è spento in punta di piedi Francesco Solano. Lontano dai riflettori, accudito dalla fida badante proveniente dai Paesi dell’Est, in piena sintonia con il suo invidiabile ultra-secolare percorso di vita. “Zio Ciccio”, così era chiamato affettuosamente l’amabile nonnino, ancora lucidissimo aveva festeggiato il suo 104esimo compleanno nel maggio scorso, nella sua umile casetta ubicata a poche centinaia di metri da piazza Badia, in pieno centro cittadino di Mileto. Con l’immancabile torta e il conseguente, classico spegnimento delle candeline, affiancato dai parenti e dai numerosi amici.

Mite, umile e con il sorriso sempre stampato in volto, del resto “zio Ciccio” negli anni aveva avuto modo di farsi ben volere da tutti. Un’esistenza, la sua, tutta dedita alla famiglia e al lavoro (dapprima nei campi e poi nella locale fabbrica di laterizi), contrassegnata da una profonda fede cristiana mai venuta meno, neanche quando si è ritrovato costretto a fare i conti con l’avverso destino della vita, con le tristi vicende belliche, con i morsi della fame e, soprattutto, con le premature morti della moglie e di due figli. 

Rimarrà impresso nel cuore dei suoi concittadini mentre sfrecciava a bordo della sua inseparabile bicicletta (unico suo mezzo di locomozione) lungo le vie del centro. La bici è stata l’unica vera passione di vita per il colono di “Casa Romano”. La praticherà adesso in cielo… attorniato dagli angeli, dalla consorte e dai figli precedentemente scomparsi. 

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