Demolizione del “palazzo della vergogna”, partiti i lavori

Hanno preso il via questa mattina di buon ora i lavori di abbattimento del cosiddetto “palazzo della vergogna”, immobile sito lungo il centrale corso Vittorio Emanuele III a Vibo Valentia che da oltre un quarto di secolo vige in stato di degrado e abbandono, in seguito a lesioni strutturali che ne hanno imposto lo sgombero e al lungo contenzioso che ha seguito il provvedimento.

Diverse le amministrazioni comunali che hanno provato negli anni, più o meno convintamente, a mettere fino ad uno scempio che secondo l’unanime parere offende il decoro del centro cittadino. Tentativi andati evidentemente fin qui falliti, specie a causa dell’intricata vicenda legale e burocratica che ha coinvolto i proprietari dei locali, oggetto di un crollo parziale nel 1990 a seguito di lavori di sbancamento in una proprietà attigua al palazzo, la ditta esecutrice di quei lavori e gli altri attori in causa.

Ora con l’affidamento all’impresa Ge.co. per l’esecuzione dell’abbattimento, l’amministrazione cittadina guidata da Elio Costa, imprime una seria accelerazione alla bonifica dell’area e alla cancellazione dell’obbrobrio, spalancando quindi la possibilità di riqualificare la zona con un successivo intervento di cui ancora tuttavia non si conoscono i termini. Intanto l’esecuzione dei lavori ha chiaramente reso necessaria la chiusura al traffico veicolare e pedonale, da oggi e fino alla conclusione dell’intervento, delle vie adiacenti il cantiere, tramite ordinanza del comandante della Polizia municipale, Filippo Nesci, che ha disposto l’interdizione parziale o totale di piazza Luigi Razza, via delle Clarisse e Corso Vittorio Emanuele III.

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