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Vibo nel tunnel delle slot machine, nel 2016 “bruciati” in città 32 milioni di euro (VIDEO)

È il responso di un’applicazione lanciata dal sito dell’Espresso che consente di conoscere il dato del gioco comune per comune. Di 946 euro la spesa pro-capite. In provincia spiccano Pizzo e Tropea 

Vibo nel tunnel delle slot machine, nel 2016 “bruciati” in città 32 milioni di euro (VIDEO)

31,92 milioni di euro. Tanto hanno speso i vibonesi nel 2016 per corteggiare la sfuggente dea bendata nei 371 punti slot presenti a Vibo, undici ogni mille abitanti in un comune che ne conta 33.742. Questo significa che ogni giocatore ha gettato in pasto alle slot circa 946 euro facendo balzare Vibo Valentia al primo posto in Calabria per giocate pro-capite tra i capoluogi di provincia. Una cifra impressionante se si pensa che il prodotto interno lordo – in una delle città più povere d’Italia – è il più basso della regione e non raggiunge i 18mila euro.

Il dato emerge da un’applicazione lanciata dal sito dell’Espresso nella sezione “L’Italia delle slot”, che permette, inserendo il nome di uno dei 7.998 comuni italiani, di avere risultati in tempo reale non solo sulla quantità delle giocate, ma anche sulla frequenza e sulla qualità. Perché i punti di accesso alle scommesse, se si escludono quelli facilmente accessibili via web, sono ormai diffusissimi nelle nostre città. 

Nelle tabaccherie, ma soprattutto in apposite sale da gioco, che negli ultimi mesi hanno conosciuto un vero e proprio boom di aperture, accessibili 12 ore al giorno, sette giorni su sette festivi inclusi. 

Il primato calabrese lo detiene la città di Reggio Calabria dove, nel 2016 sono stati spesi nelle slot ben 122 milioni di euro, per una spesa pro-capite di 668 euro. A seguire Catanzaro, con 56 milioni di euro spesi nel 2016, 625 euro annui di giocate pro-capite. A tentare con una certa insistenza la fortuna sono anche i cosentini, che nelle diaboliche macchinette lasciano ogni anno un totale di 46,68 milioni di euro, pari a 690 euro pro capite. Quindi Vibo e, a chiudere, Crotone, con oltre 24 milioni di euro, 393 euro a testa

Analizzando, poi, i dati della provincia vibonese emergono, su tutte, le cifre che si registrano a Pizzo dove nel 2016 sono state effettuate giocate pari a poco più di 8 milioni di euro per un importo pro-capite di 864 euro. Quindi Tropea dove si sono “bruciati” 7,25 milioni di euro (1.139 euro pro-capite). Più staccati gli altri centri medi della provincia. A Serra San Bruno sono stati inseriti nelle macchinette 3,62 milioni di euro per una cifra pro-capite di 540 euro; a Filadelfia 2,66 milioni di euro (500 euro a testa); a Nicotera 1,45milioni di euro (233 euro pro-capite). Infine entra in “classifica” anche Mileto dove sono stati giocati 1,03 milioni di euro (153 a testa).  

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