Dopo che Meridionali Petroli ha chiesto altri vent’anni di concessione per il suo insediamento industriale, si torna a parlare dei depositi costieri a Vibo Marina. In verità non si è mai smesso di parlarne, anche perché sono lì da decenni ed è difficile incontrare qualcuno che ricordi Vibo Marina prima che fosse dominata da quegli enormi serbatoi che ipotecano le ambizioni turistiche della frazione marina. Stavolta, però, a richiamare la questione è un bambino di 8 anni, Cristian. Si rivolge al sindaco con una lettera e gli dice una cosa difficile da ignorare: «Quei serbatoi mi fanno star male e mi fanno tanta paura».

Ecco la sua lettera, che Il Vibonese pubblica in apertura. Perché quando parla un bambino sarebbe il caso di ascoltare con attenzione:

«Caro Signor Sindaco, mi chiamo Cristian La Gamba e ho 8 anni. Abito a Vibo Marina, in Viale dell’Industria, proprio davanti al grande deposito dell’Eni. Le scrivo perché ho un problema molto grande che mi fa stare male e mi fa tanta paura.
Ogni mattina, quando mi alzo per andare a scuola, sento una puzza fortissima che viene dal deposito. È una puzza così brutta che mi passa la fame e non riesco a fare colazione. La sera, poi, quando è ora di cena, la mia famiglia deve chiudere tutte le finestre per non sentire quell’odore orribile. I miei genitori chiamano sempre il deposito e per un po’ la puzza sparisce, ma poi torna sempre.
La cosa più brutta è che ho visto in televisione quello che è successo a Roma, dove è scoppiato un distributore di benzina. Da quel giorno, vivo con il terrore che possa capitare la stessa cosa qui, proprio davanti a casa mia. Se succedesse, io sarei il primo a morire e questo mi spaventa tantissimo.
Signor Sindaco, la prego con tutto il cuore di fare qualcosa presto. So che lei è il nostro sindaco e può aiutarci. La prego di spostare via quel deposito il prima possibile, prima che sia davvero troppo tardi e succeda qualcosa di brutto.
La ringrazio tanto per l’attenzione.
Con tanta speranza,
Cristian La Gamba

Vibo Marina»