Pubblicate sulla Gazzetta ufficiale le motivazioni alla base della proroga per sei mesi del commissariamento del Comune di Tropea, i cui organi elettivi sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose il 24 aprile dello scorso anno. Successivamente, nel febbraio scorso, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso degli ex amministratori – guidati dall’ex sindaco Giovanni Macrì – confermando il commissariamento e le ingerenze mafiose che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale e della giunta. La commissione straordinaria, composta dai viceprefetti Vito Turco e Roberto Micucci e dal funzionario economico finanziario Antonio Calenda, gestirà dunque per altri sei mesi il Municipio, adottando tutti gli atti normalmente di competenza del sindaco, degli assessori e del Consiglio comunale. Al contempo sono state rese note le attività sin qui svolte dai commissari e per le quali la Prefettura di Vibo Valentia aveva chiesto – e l’8 agosto scorso ottenuto – una proroga del commissariamento passata positivamente al vaglio del Ministero dell’Interno prima e del Consiglio dei ministri poi.

Azione di recupero della legalità ancora da concludere

Nel decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale si spiega chiaramente, attraverso la relazione del ministro Piantedosi, che allo stato “non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realtà sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata”. Da qui la necessità di un ulteriore intervento dello Stato per salvaguardare “le esigenze della collettività locale e la tutela degli interessi primari” affinché venga assicurato “il ripristino dei principi democratici e di legalità, restituendo efficienza e trasparenza all’azione amministrativa dell’ente”. La commissione straordinaria ha quindi perseguito l’obiettivo del “ripristino della legalità e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un contesto gestionale connotato da forte criticità nei diversi settori dell'amministrazione e in presenza di un ambiente reso estremamente difficile per la presenza della criminalità organizzata”.

La situazione generale del Comune di Tropea e la necessità di completare gli interventi già intrapresi sono stati inoltre oggetto di approfondimento nell'ambito di un apposito comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi a fine luglio in Prefettura a Vibo Valentia, integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica di Vibo e del procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, tutti favorevoli alla proroga della gestione commissariale per l'ulteriore termine di sei mesi previsto dalla legge.

Discontinuità rispetto al passato

L'attività della commissione straordinaria è stata quindi improntata alla “massima discontinuità rispetto al passato al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa del Comune che risulta destinatario di importanti finanziamenti per i quali sono state riscontrate criticità sia sotto il profilo progettuale, che rendono le opere previste difficilmente realizzabili se non mediante l'adozione di provvedimenti che prevedano una variazione sostanziale dell'ipotesi per la quale è stato assentito il finanziamento, sia ai fini dell'avvio dei lavori per la realizzazione delle opere stesse”.

Ascensore panoramico e campo sportivo

La commissione straordinaria sta, in particolare, dando corso alle procedure per la realizzazione di due progetti finanziati a valere sui contratti integrati di sviluppo (Cis Calabria «Svelare Bellezza») stipulati dall'ente, il cui valore, complessivamente, ammonta a oltre cinque milioni di euro, superando le problematiche di natura tecnica che finora ne hanno impedito la realizzazione. Si tratta di due opere di valore strategico per il territorio: la realizzazione di un ascensore panoramico e un campo sportivo polivalente. Così anche per gli ingenti finanziamenti (superiori a sei milioni di euro) “stanziati per la ristrutturazione del patrimonio edilizio residenziale pubblico comunale rimasti fermi per carenze documentali e progettuali che hanno reso impossibile – si legge nella relazione del ministro – procedere alla consegna dell'appalto alla ditta aggiudicataria”.

Caserma dell’Arma, rifiuti e recupero immobili

La commissione straordinaria punta anche alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento di un immobile comunale da adibire a caserma dell'Arma dei Carabinieri, per i quali sono già stati stimati fondi comunali per 800mila euro, così “realizzando un introito per le casse comunali liberando l'immobile di un privato che oggi ospita la caserma che presenta numerose criticità strutturali”. Altrettanto importante è il progetto di ristrutturazione di un “palazzo storico monumentale sito nel centro di Tropea che, da anni, versa in uno stato di fatiscenza e abbandono”. Si tratta di interventi che la commissione straordinaria ritiene debbano essere “seguiti in ogni fase procedimentale sia per i notevoli importi delle gare pari a diverse decine di milioni di euro, sia per garantire la correttezza e la legalità nella fase esecutiva dei lavori”. La proroga della gestione commissariale è stata inoltre ritenuta opportuna anche in considerazione della prossima “scadenza del termine contrattuale di affidamento dei servizi di raccolta rifiuti e depurazione, per i quali occorre predispone gli atti delle relative procedure a evidenza pubblica in un settore, notoriamente, di interesse per la criminalità organizzata, come dimostrano anche recenti episodi che hanno provocato la distruzione di dieci mezzi in uso alla società appaltatrice”. In tali settori, la commissione straordinaria, “sovraintendendo direttamente all'operato degli uffici comunali, sta per avviare una procedura di gara «blindata» che ritiene di concludere nel periodo della proroga”. Procedure di appalto pure in vista della prossima scadenza contrattuale per la gestione dell’impianto di depurazione così come per l’affidamento del cimitero comunale la cui gara di appalto è in corso di definizione, “servizio cimiteriale che recentemente – ricorda la relazione del ministro – è stato interessato da clamore mediatico generato da accadimenti di rilevanza penale”. Chiaro il riferimento allo scandalo del c.d. “Cimitero degli orrori”.

Assegnazione alloggi e servizio idrico

Per quanto attiene la gestione degli alloggi di edilizia residenziale di proprietà comunale e regionale, la terna commissariale sta ultimando le verifiche delle pratiche di assegnazione all'esito delle quali “si procederà agli sgomberi delle occupazioni abusive spesso operate da soggetti controindicati, alloggi che andranno riassegnati a conclusione delle procedure in corso del nuovo bando comunale”. Che le forze criminali puntino anche alle risorse finanziarie comunali impegnate nell'edilizia residenziale pubblica, per la commissione straordinaria è provato dal “recente atto intimidatorio che ha riguardato un cantiere edile di un appalto affidato dal Comune per la ristrutturazione delle case popolari”.

Per quanto attiene lo “scarso approvvigionamento idrico che affligge Tropea” sono stati aumentati i controlli sul sistema idrico che hanno consentito di “individuare numerosi dirottamenti delle condotte e captazioni illecite, oltrechè manovre non autorizzate operate sulla rete idrica”. Anche da qui l'esigenza della proroga commissariale per continuare a vigilare sul settore, portando avanti i programmi di implementazione delle fonti di captazione e l'efficientamento della rete idrica comunale”.

Il porto di Tropea e il Psc

Il ministro dell’Interno ricorda poi che l’amministrazione comunale ha una importante infrastruttura portuale “affidata a una società compartecipata dall'ente, sulla cui gestione la commissione straordinaria ha focalizzato l'attenzione, in particolare sui servizi portuali e sui titoli autorizzativi in capo agli esercenti commerciali che operano nell'area portuale”. Sono tuttora in corso – e qui vi è un importante elemento di novità – le “verifiche sull'andamento complessivo della gestione della struttura che presenta criticità sotto il profilo del rispetto del rapporto di concessione in atto e per il quale si ipotizzano ipotesi correttive o eventualmente la revoca del titolo stesso”.
In sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, i rappresentanti delle Procure di Catanzaro e Vibo Valentia hanno inoltre “invitato la commissione straordinaria a riporre una particolare attenzione alle problematiche concernenti il Piano strutturale comunale approvato dalla disciolta amministrazione comunale solo pochi mesi prima dello scioglimento dell'ente locale”, esprimendo quindi parere favorevole alla proroga della gestione commissariale per l'ulteriore periodo di sei mesi, attesa la necessità di completare e “proseguire le iniziative assunte nei settori più sensibili dell'apparato comunale ai fini del consolidamento del processo di recupero della legalità”.