L’asse è quello Sudamerica-Europa. È qui che avviene «un cospicuo traffico di sostanze stupefacenti derivanti dal Sudamerica e dirette in Italia, segnatamente con preventivato e preorganizzato sbarco al porto di Livorno, grazie alla collaborazione di soggetti operativi in Toscana legati alle associazioni criminali stanziate in Calabria». Protagonisti di questi traffici sono, tra gli altri, Emanuele Fontì, Francesco Riitano e Giuseppe Antonio Ierace, detto K, che subentrerà a Riitano dopo il suo arresto nel 2019. È Emanuele Fontì, scrive il giudice Gilda Danila Romano nella sentenza sul processo, con rito abbreviato, nato dall’inchiesta Nuova Narcos Europea, a fare attività di resoconto a Ierace e a mantenere «le relazioni anche internazionali, trasmette dati delle spedizioni quali i numeri dei container in cui le partite di droga vengono occultate per consentire poi la individuazione alle squadre di recupero in loco». Continua a leggere su Lacnews24.it