Ha generato grande sconcerto l’aggressione subita da due militari della Guardia costiera di Vibo mentre effettuavano un controllo su di una moto d’acqua con a bordo due persone. Il 2° capo aiutante Piero Conforti e il sottocapo aiutante Giovanni Grande sono stati ricoverati all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, dove questo pomeriggio si recherà il prefetto Anna Laura Colosimo per incontrare i due militari, sincerarsi delle loro condizioni di salute e rimarcare la vicinanza dello Stato. I due responsabili, risultati con precedenti penali, sono stati posti in stato di fermo.

Sull’esecrabile episodio è intervenuto anche la Fit-Cisl Calabria che ha espresso vicinanza e solidarietà: «Ai militari coinvolti rivolgiamo i nostri più sinceri auguri di pronta guarigione, nella consapevolezza del prezioso lavoro che ogni giorno svolgono al servizio della comunità e delle istituzioni. Chi indossa una divisa per servire lo Stato merita rispetto e protezione, non violenza. È dovere di tutti garantire sicurezza e riconoscimento a donne e uomini che operano quotidianamente con professionalità e sacrificio per la tutela del mare, della legalità e della collettività».

In mattinata era già intervenuto con parole durissime, Paolo Fedele, segretario nazionale Guardia costiera dell’Unione sindacale italiana marina (Usim), che ha parlato «gesto vile e brutale che porta i tratti tipici della criminalità organizzata», chiedendo l’intervento del Governo e del Parlamento per «una risposta immediata».