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Un filo rosso, lungo oltre 600 anni, continua a unire la Calabria all’Albania, tessendo storie di migrazione, identità e cultura condivisa. Questa profonda connessione è stata celebrata due giorni fa con la visita del presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj, a Marcedusa (Cz), fondato proprio da comunità albanesi. Tra le autorità presenti ad accogliere il presidente Begaj e la sua delegazione istituzionale, c’era anche il sindaco di spilinga, Enzo Marasco, invitato per l’occasione dal Comune di Marcedusa. «L’incontro – hanno fatto sapere dal Comune di Spilinga – si è svolto alla villa comunale, affettuosamente conosciuta come la “kaminanja arbereshe”, un luogo simbolo del legame indissolubile tra il territorio calabrese e le sue radici albanesi». La visita ha rappresentato un «ponte ideale tra passato e futuro, tra Calabria e Albania, tra memoria e identità condivisa», come sottolineato durante l’incontro dalle autorità presenti. «Un momento clou della cerimonia – hanno aggiunto da Spilinga – è stato lo svelamento del murale realizzato dallo street artista Massimo Sirelli. L’opera, con la sua rilettura pop e innovativa, ha saputo catturare l’essenza del rapporto tra Marcedusa e la nazione albanese, rendendo omaggio a una storia di resilienza e integrazione».
Il sindaco Marasco ha espresso il suo saluto e quello della comunità di Spilinga al presidente Begaj, portando in dono un gagliardetto e una targa del Comune. «Un gesto simbolico – ha fatto sapere lo stesso Marasco – che rafforza ulteriormente i legami tra le diverse realtà calabresi e l’Albania, in un’ottica di reciproca valorizzazione culturale e storica volta a preservare e celebrare le radici comuni, guardando al futuro con una rinnovata consapevolezza delle proprie identità e delle connessioni che arricchiscono il patrimonio culturale di entrambe le sponde dell’Adriatico».

