Tra chiusure di reparti, carenze di personale e disfunzioni organizzative il nodo da sciogliere resta il presunto definanziamento all’Asp di 24 milioni di euro annui che penalizza il territorio da almeno tre anni nell’ambito del Piano di rientro
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Nell’ultima Conferenza dei sindaci della Provincia di Vibo Valentia, tenutasi mercoledì 25 novembre a palazzo Luigi Razza per discutere con Asp, Associazioni, Enti e Istituzioni delle sorti dei presidi ospedalieri provinciali oramai allo sbando. Il sindaco del capoluogo, Enzo Romeo, ha esortato i suoi colleghi a recarsi insieme alla Cittadella regionale per chiedere al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in qualità di commissario straordinario alla Sanità, quali siano le reali intenzioni sul futuro degli ospedali di Tropea, Serra San Bruno e Nicotera, oltre che sulle residue attività sanitarie di Soriano Calabro.

A distanza di qualche giorno dall’incontro, l’ex consigliere comunale e candidato a sindaco di Tropea con la lista “Democrazia Sovrana Popolare” Massimo Cono Pietropaolo tiene ancora i riflettori accesi sulla questione in vista della prossima manifestazione di piazza a Tropea che potrebbe giungere fino alla Cittadella: «Il presidente della Conferenza, Salvatore Fortunato Giordano, sindaco di Mileto, ha auspicato che alle rassicurazioni fornite dai Commissari straordinari dell’Asp di Vibo Valentia (il prefetto Gianfranco Tomao e il dottor Gianluca Orlando, mentre era assente l’ingegnere Gandolfo Miserendino, a capo anche di Azienda Zero) segua finalmente un’effettiva redistribuzione delle risorse a favore del territorio Vibonese, così da evitare una possibile mobilitazione popolare in difesa del diritto alla salute».
«Il nodo delle risorse – ribadisce Pietropalo – è centrale. A giugno, la Conferenza dei sindaci aveva trasmesso alla triade commissariale e alla Regione un documento dettagliato sulle criticità del sistema sanitario Vibonese con chiusura di reparti, carenze di personale, disfunzioni organizzative e sul presunto definanziamento di 24 milioni di euro annui che, secondo gli amministratori, penalizza il territorio da almeno tre anni nell’ambito del Piano di rientro. Subito dopo il prefetto Piscitelli è stato sostituito dal prefetto Tomao. Nel frattempo, gli ospedali di Serra San Bruno, Vibo Valentia e Tropea continuano a operare con una sola ambulanza dotata di medico a bordo per ciascun presidio. Una condizione che – secondo l’ex consigliere Pietropaolo – rende indispensabile una risposta immediata da parte della Regione».
«Caro presidente Occhiuto, che cosa ha intenzione di fare con il sistema sanitario ospedaliero Vibonese?» chiede Pietropaolo. «Restituirà all’Asp di Vibo Valentia i 24 milioni di euro annui che le sono stati erroneamente sottratti? Se non arriveranno risposte chiare su questi punti fondamentali – ha concluso –, prima o poi una grande, democratica e pacifica manifestazione di cittadini della Provincia di Vibo Valentia porgerà direttamente questi quesiti alla Cittadella di Catanzaro, così da non distoglierla dai molteplici impegni che finora le hanno impedito di rispondere».





