Il capogruppo dem accusa la Movea di ignorare gli inviti del Comune che per cinque volte ha chiesto di conferire con i dirigenti e avverte: «Pronti alla revoca dell’appalto da 2,5 milioni di euro per inadempienze»
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Non si placa la polemica sulle strisce blu a Vibo Valentia. Questa volta a puntare il dito contro la gestione delle soste a pagamento è Francesco Colelli, capogruppo del Partito democratico, che nel corso della riunione della IV Commissione consiliare ha sollevato la questione che riguarda la ditta “Movea Servizi”, che non rispetterebbe il capitolato d'appalto (2,5 milioni di euro per 5 anni di gestione).
Secondo Colelli, i 10 minuti gratuiti iniziali previsti per le soste brevi sono rimasti solo sulla carta. Inoltre, molti cittadini lamentano l’impossibilità di sottoscrivere gli abbonamenti mensili da 50 euro, quelli ridotti per il personale della pubblica amministrazione da 30 euro o l’abbonamento per la seconda auto dei residenti da 25 euro. Il motivo? Stando a quanto trapela – il condizionale è d’obbligo – sembrerebbe che all’azienda non convenga attivarli, preferendo invece la tariffa giornaliera da 4 euro.
Colelli ha spiegato che avrebbe voluto discutere di queste incongruenze direttamente con la società appaltatrice, che però non ha mai risposto nonostante le cinque richieste formali inviate. L’ultima sollecitazione, firmata l’11 settembre scorso dal segretario generale Domenico Scuglia, non ha sortito alcun effetto: dalla ditta salernitana continua ad arrivare solo silenzio.
«La prima richiesta di incontro - precisa Colelli - risale al 24 aprile, ancor prima dell’avvio del servizio. La Movea non rispetta pienamente il capitolato: i primi 10 minuti di sosta gratuita non vengono concessi, così come non vengono attivati gli abbonamenti mensili. Vi sono poi incongruenze anche sulla toponomastica: ad esempio, via Omero viene indicata come “Piazza Omero”, un errore che impedisce ai residenti di ottenere i permessi. Insomma, sono tante le questioni da chiarire, ma la ditta continua a sottrarsi al confronto e non si è mai presentata in commissione».
Il consigliere dem ammette inoltre i limiti di un bando poco vantaggioso per la città: «Noi dobbiamo tutelare gli interessi dei cittadini, non quelli privati – sottolinea –. Per questo chiediamo risposte e il rispetto delle tariffe. Non è accettabile quanto accaduto quest’estate a Vibo Marina, dove la tariffa giornaliera veniva interrotta alle 19.30 per far scattare un nuovo pagamento».
La posizione del Pd è netta: «Se la ditta continuerà a ignorare le richieste di confronto - avverte Colelli - non escludiamo la revoca del servizio». Poi, a microfoni spenti, viene assalito da un dubbio: e se fosse proprio questo l’obiettivo dell’azienda?
«Al momento - riprende il consigliere di maggioranza - ciò che è certo è la mancanza di rispetto della Movea non solo verso il consiglio comunale, ma verso l’intera città».

