Diventa più difficile la vita per i malviventi che puntano a truffare gli anziani. Numerose segnalazioni oggi nel Vibonese sono partite direttamente da chi è stato preso di mira: persone fragili che, però, anche grazie agli incontri promossi dalle forze dell’ordine nei vari comuni della provincia, stanno imparando a difendersi.

In particolare, segnalazioni sono pervenute ai carabinieri da Pizzo, San Costantino Calabro e Sant’Onofrio, dove le rispettive parrocchie si sono attivate avvertendo a loro volta i fedeli attraverso post sui social e messaggi WhatsApp.

«Le Forze dell’ordine ci hanno comunicato che purtroppo, nelle ultime ore, sul nostro territorio si stanno verificando preoccupanti ondate di truffe con l’obiettivo di estorcere informazioni personali, credenziali di accesso, dati finanziari, denaro o gioielli – si legge, ad esempio, in uno dei messaggi circolati nella chat della confraternita di Sant’Onofrio – ai danni di tutti e in particolare delle persone anziane o fragili. Una strategia molto diffusa è quella di simulare una convocazione giudiziaria, apparentemente proveniente dal Comando dei Carabinieri. Il messaggio ha un tono urgente e minaccioso e invita a fornire dati personali o a consegnare beni preziosi per non incorrere in sanzioni legali. Vi invitiamo a non farvi raggirare: non fornite alcun dato personale, né tantomeno gioielli o denaro. Non fate entrare in casa sconosciuti. Nel dubbio, recatevi direttamente presso la caserma dei Carabinieri di Sant’Onofrio o chiamate il 112».

Più stringato il messaggio circolato sui social a Pizzo: «Ci sono malfattori che in queste ore girano per le vie di Pizzo spacciandosi per carabinieri. Non date ascolto e non aprite la porta, soprattutto se siete anziani e vivete soli».

Una rete di allerta collettiva che ha innalzato notevolmente il livello di guardia, anche grazie alle campagne di prevenzione diffuse negli ultimi mesi. I carabinieri, in particolare, hanno promosso numerosi incontri informativi, spiegando agli anziani come riconoscere i tentativi di truffa e come difendersi, contattando tempestivamente il 112. Un lavoro che, a quanto pare, sta dando i suoi frutti.