Nicola Massaria racconta il dramma del suo pastore tedesco colpito a luglio: dolore e rabbia per il gesto crudele, ma anche gratitudine verso la Squadra Mobile che ha individuato il responsabile
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Un gesto crudele e inspiegabile ha segnato per sempre la vita di una famiglia vibonese e del loro cane, Thor, un pastore tedesco che oggi porta addosso le conseguenze di un atto che il suo padrone definisce «vile, meschino, ignobile». I fatti, già noti alle cronache, si sono consumati nel luglio scorso. Ora, a ripercorrere la triste vicenda è il padrone del cane, Nicola Massaria, che ha deciso di affidare le sue parole a una lettera indirizzata all’onorevole Michela Vittoria Brambilla, al Prefetto e al Questore di Vibo Valentia, oltre che alle associazioni animaliste e alla stampa. Un testo intenso, scritto con il cuore, in cui emergono dolore, rabbia ma anche gratitudine verso chi si è impegnato a fare giustizia.
«Durante la fine del mese di luglio mi sono trovato vittima di uno spiacevole evento che ha turbato profondamente me e la mia compagna – scrive Massaria –. Uno dei nostri cani, Thor, è stato vittima di un gesto vile, meschino, ignobile. Una persona, poi deferita all’autorità giudiziaria ad agosto, ha impugnato una carabina ed ha sparato nell’occhio destro del nostro amato Thor».
Il proprietario racconta il dramma vissuto al suo arrivo a casa: «Ho visto Thor con l’occhio sanguinante e l’altro mio cane con un’espressione triste, senza il suo fare giocoso. Entrambi soffrivano fisicamente e psicologicamente, così come soffriamo noi esseri umani». La corsa dal veterinario ha lasciato poche speranze: «Il responso è stato che aveva nella cavità oculare un pallino di piombo. Gli splendidi operatori veterinari hanno cercato in tutti i modi delle soluzioni, ma purtroppo Thor dovrebbe rimanere cieco dall’occhio destro. Il proiettile non può essere estratto a causa dei rischi associati all’intervento». Oggi l’animale prosegue le cure, nella speranza che la situazione rimanga stabile e non si aggravi.
Accanto al dolore, nella lettera emerge anche un sentimento di profonda riconoscenza verso gli uomini della Squadra Mobile: «In questa tragica vicenda, abbiamo avuto una fortuna, difficile da spiegare a parole, ed è stata l’incontro con i poliziotti della Squadra Mobile di Vibo Valentia. Oltre alla grande professionalità, hanno mostrato umanità, sensibilità, delicatezza e affetto a me, alla mia compagna, ai miei cuccioli. Sono stati straordinari ed hanno individuato, in pochissimo tempo, la persona che ha compiuto questo vile gesto».
L’uomo spera ora che la giustizia possa seguire il suo corso: «Ci auguriamo che presto questa persona venga condannata, riuscendo a dare, anche in minima parte, giustizia a Thor ed a tutti noi che lo amiamo».
Nella sua lettera Massaria non dimentica di ringraziare l’onorevole Brambilla «grazie alla quale oggi in Italia esistono leggi e pene più severe per chi si rende responsabile di simili crudeltà», né le massime istituzioni della provincia, «Prefetto e Questore, che ogni giorno si impegnano per una città che sta crescendo e migliorando costantemente».
Il messaggio finale è un appello che va oltre la vicenda personale: «Quello che è successo al nostro amato Thor non può e non deve passare inosservato; tutti i nostri animali domestici devono ricevere rispetto e tutela, è bene ricordarlo che sono esseri viventi come noi. Spero che questa vicenda possa diventare un monito e possa evitare altri fatti spiacevoli».
La storia di Thor ha già suscitato indignazione e solidarietà tra i cittadini vibonesi e non solo. Una vicenda che ferisce, ma che ricorda con forza quanto sia necessario proteggere chi non ha voce e affidarsi a istituzioni capaci non soltanto di far rispettare la legge, ma anche di dimostrare vicinanza umana nei momenti più difficili.


