Ore 10: una scossa improvvisa, la sirena che squarcia il silenzio, poi il fuggi-fuggi ordinato. Studenti in fila indiana sotto lo sguardo vigile degli insegnanti e l’intero plesso scolastico “Garibaldi–Don Bosco” di Vibo Valentia si svuota nel giro di pochi minuti. Il punto di raccolta è piazza Martiri d'Ungheria che, dopo i recenti lavori di restyling, non è più un parcheggio, ma un ampio spazio capace di accogliere in sicurezza tutti i bambini

A Vibo Valentia questa mattina si è tenuta la simulazione di un evento sismico che ha coinvolto gli studenti e varie realtà istituzionali.

L’esercitazione sismica è andata in scena questa mattina, nell’ambito della Settimana nazionale della Protezione civile. Il terremoto simulato, di magnitudo 5.4, ha messo alla prova l’intero sistema dei soccorsi: tre bambini dichiarati "dispersi" vengono soccorsi tempestivamente dai vigili del fuoco. Subito dopo scoppia un incendio, prontamente domato dai pompieri che mettono in salvo un “ferito” facendolo calare da una finestra al secondo piano.

Studenti in fila indiana evacuano la scuola

Tutto è stato studiato nei minimi dettagli. L'obiettivo era testare e migliorare le capacità di risposta in caso di emergenza. Un test riuscito. L’operazione è stata coordinata dalla Prefettura di Vibo Valentia, in sinergia con forze di polizia, vigili del fuoco, Protezione civile regionale, Croce rossa italiana e numerose associazioni di volontariato. Un grande lavoro di squadra che ha coinvolto circa 600 alunni delle scuole elementari e medie.

Un test riuscito, utile non solo per i soccorritori ma anche per i cittadini più giovani, che imparano così a non farsi trovare impreparati davanti all’imprevedibile. 

«È importante che i bambini siano preparati ad eventuali emergenze che potrebbero verificarsi nella realtà», ha dichiarato Emanuela Foti, dirigente della Protezione civile della Prefettura di Vibo Valentia. «La macchina ha funzionato alla perfezione», ha confermato Ambrogio Ponterio, comandante provinciale dei vigili del fuoco. Anche Francesco Andreacchi, responsabile del Suem 118, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: «Un'esercitazione come questa è utile non solo ai soccorritori, ma soprattutto ai bambini, che in caso di calamità sapranno gestire meglio la situazione». Sulla stessa linea la dirigente scolastica Mimma Cacciatore: «Noi formiamo i nostri alunni attraverso simulazioni che organizziamo frequentemente. È fondamentale che siano pronti ad affrontare ogni eventualità».