venerdì,Aprile 19 2024

Musicisti via da Tropea, il sindaco di Marcellinara: «Di artisti di strada e libertà c’è bisogno come l’aria»

I due ragazzi marchigiani invitati ad organizzare un festival nel paese punto più stretto d’Italia. Per il primo cittadino di Parghelia l'accoglienza è sempre un «valore assoluto», per quello di Rombiolo «l’arte va sempre garantita e non esiste quella d’elite e quella di strada»

Musicisti via da Tropea, il sindaco di Marcellinara: «Di artisti di strada e libertà c’è bisogno come l’aria»
Nel riquadro i sindaci di Marcellinara e Tropea, Vittorio Scerbo e Giovanni Macrì. In alto i musicisti allontanati dalla Perla del Tirreno
I musicisti cacciati da Tropea

«Gli artisti di strada amano la libertà ma non la tengono per loro, la offrono agli altri, la offrono a tutti coloro che vogliono inebriarsene». Con queste parole il sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, ha commentato la sconcertante disavventura dei due musicisti marchigiani allontanati in malo modo nei giorni scorsi dal centro storico di Tropea, privati nell’immediatezza dei documenti d’identità, multati dalla polizia municipale e destinatari di un foglio allontanamento. Secondo il regolamento comunale di Tropea, infatti, non è possibile suonare in strada, salvo apposita autorizzazione. «Non è giustificabile il comportamento della polizia municipale, che ci ha trattato come dei criminali – avevano affermato i musicisti marchigiani, Lorenzo e Cristina – né i toni offensivi usati dal sindaco Giovanni Macrì che, oltre a definirci sedicenti artisti di strada, ci ha paragonato ad ambulanti abusivi, venditori di merce contraffatta, molestatori, giocolieri e ciarlatani. Nessuna autorità ci aveva avvertito il giorno precedente, a meno che non si consideri autorità il commerciante, l’unico infastidito dalla nostra musica. Il volume, poi, non era assolutamente alto e il nostro era “l’assembramento” minore che c’era a Tropea quella sera». [Continua in basso]

Vittorio Scerbo, sindaco di Marcellinara

Mentre si attende di conoscere quali provvedimenti siano stati adottati dalla polizia municipale di Tropea nei confronti del commerciante che per disturbare i due musicisti ha posizionato una cassa acustica all’esterno della suo negozio “sparando” musica ad alto volume – comportamento ritenuto “sbagliato ed esagerato” dallo stesso sindaco Macrì nella sua replica ai due ragazzi- , il primo di Marcellinara, Vittorio Scerbo, sottolinea invece che «di artisti di strada e di libertà ce n’è bisogno come il pane, come l’aria. L’amministrazione comunale di Marcellinara desidera mostrare tutta la sua vicinanza a Lorenzo e Cristina e saremo lieti di ospitarli a Marcellinara, di ammirare la loro arte e sentire la loro musica. Se vorranno venire ad esibirsi saranno i benvenuti – afferma il primo cittadino – come saremo grati della loro collaborazione per organizzare e promuovere a Marcellinara, centro della Calabria, e punto più stretto d’Italia, un festival dedicato a questa loro arte».

Domenico Petrolo, sindaco di Rombiolo

Da sottolineare che, all’indomani della disavventura capitata ai due musicisti marchigiani, anche i sindaci di Rombiolo, Domenico Petrolo, e di Parghelia (località turistica confinante con Tropea), Antonio Landro, si erano detti disponibili ad ospitare nei rispettivi comuni i due artisti. «Per quanto mi riguarda – ha affermato il sindaco Petrolo –  rispettando la normativa di contrasto alla diffusione del Covid, invito questi due giovani artisti ad esibirsi in qualsiasi piazza o via del nostro comune. Non esiste l’arte d’élite e l’arte di strada. L’arte è arte e basta. E in un regime democratico va sempre garantita. Poi tutti i grandi e riconosciuti artisti vengono dalla strada». Dal canto suo, il sindaco di Antonio Landro si è detto «pronto ad ospitarli nel borgo di Parghelia. Le regole vanno rispettate – ha affermato il primo cittadino – ma l’accoglienza è un valore assoluto». [Continua in basso]

Massimo L’Andolina

E mentre i due musicisti hanno portato a termine il loro tour esibendosi nelle principali località turistiche del sud Italia senza alcun problema, il consigliere comunale di Tropea, Massimo L’Andolina, ha presentato un’interrogazione al sindaco Giovanni Macrì, inviata per conoscenza anche al prefetto di Vibo Valentia Roberta Lulli. Nell’interrogazione (con preghiera di risposta scritta) si chiede in particolare di sapere in “base a quale dispositivo di legge ai due artisti sono stati sequestrati i documenti personali di identificazionee quali provvedimenti sono stati adottati nei confronti del negoziante che, “suonando ad altissimo volume con le casse e violando anche lui il Regolamento comunale, ha provocato il tutto”. «Il Borgo dei Borghi – aveva affermato Massimo L’Andolina – non deve essere soltanto una vetrina, sia pur bella, se non è associata ad un risveglio culturale e civile che aumenta il suo fascino e la sua credibilità. In un attimo siamo passati dal Borgo più bello d’Italia al Borgo più ridicolo d’Italia».  

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