martedì,Aprile 23 2024

Studenti di Rosarno all’Università antimafia di Limbadi

Un laboratorio per la trasformazione di prodotti agricoli vedrà la luce nell’immobile confiscato ai Mancuso. Protagonisti gli studenti del “Piria”, istituto della città della Piana.

Studenti di Rosarno all’Università antimafia di Limbadi

La gerbera gialla, fiore simbolo della resistenza e della lotta alla mafia germoglierà nei terreni confiscati alla ‘ndrangheta. E’ il progetto promosso dall’associazione antimafia “Riferimenti” che vede protagonisti gli studenti dell’istituto “Piria” di Rosarno che stamattina hanno raggiunto il paese considerato il feudo dei Mancuso per partecipare al seminario informativo sulla legge che prevede la riconversione dei beni confiscati alla mafia. Un’attività che si inserisce in un più ampio percorso di legalità.

Tra qualche settimana gli studenti dell’istituto professionale indirizzo agricoltura realizzeranno all’interno dell’immobile confiscato alla cosca Mancuso e riconvertito in centro studi antimafia di Limbadi, un micro laboratorio per la trasformazione di prodotti agricoli da immettere sul mercato attraverso delle cooperative costituite da giovani e immigrati.

Contestualmente saranno avviati i seminari che daranno il via ufficiale all’università antimafia. «Un progetto di formazione professionale, umana e culturale – ha affermato Mariella Russo, dirigente scolastica del “Piria” nonché vice presidente di Riferimenti – che questa mattina ha accompagnato i suoi ragazzi a Limbadi, per una visita nei tre stabili confiscati alla criminalità e che adesso diventeranno simbolo di riscatto di un intero territorio».

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