venerdì,Aprile 19 2024

“TropeaMusica”, anteprima da applausi

La ventunesima stagione della rassegna concertistica ha ospitato l’insolita formazione di tromboni e pianoforte composta da Sergio Bernetti, Aldo Caterina e Federico Clementi, suscitando unanime consenso

“TropeaMusica”, anteprima da applausi

Lunghi applausi e calore di pubblico hanno accolto il concerto anteprima della 21esima Stagione concertistica TropeaMusica. Nella serata di giovedì 23 giugno, presso la Sala da concerto Ipomea dell’Hotel Ipomea Club di Capo Vaticano ha avuto la possibilità di esibirsi l’insolita formazione di un duo di tromboni e pianoforte.

Protagonisti del concerto i trombonisti Sergio Bernetti e Aldo Caterina, e il pianista Federico Clementi. All’interno del concerto gli abili musicisti hanno avuto modo di mostrare in musica, e con dei brani altamente evocativi, tutte le combinazioni musicali possibili dalla loro formazione: trombone solo, trombone e pianoforte, duo di tromboni con e senza pianoforte. All’interno dell’affollata sala da concerto sono risuonate musiche di Telemann, W. A. Mozart, J. S. Bach, Rossini, Chopin, Gershwin, Cangiamila mostrando come con questi strumenti sia possibile suonare sia brani appositamente scritti per essi sia presi dal repertorio di altri strumenti musicali.

L’abilità degli esecutori, oltre che nell’accurata fusione dei suoni, è stata quella di presentare con successo in un contesto cameristico uno strumento quasi sempre relegato al solo uso orchestrale.

I due trombonisti, inoltre, sono stati legati alla Calabria anche per motivi lavorativi: Sergio Bernetti è stato per cinque anni docente di trombone presso il Conservatorio di Musica F. Torrefranca di Vibo Valentia e Aldo Caterina, nell’anno accademico passato, tutor dei corsi di trombone sempre per il medesimo Conservatorio presso il Polo di Catanzaro.

Gli artisti al termine del concerto hanno ringraziato l’organizzatore del Festival TropeaMusica, Antonio Laureana, e la direzione dell’Hotel Ipomea Club per l’attenta e calorosa accoglienza.

Articolo di Ciro Biasini

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