giovedì,Aprile 18 2024

Vibo Marina in un Premio, ecco i vincitori del “Porto Santa Venere” (VIDEO)

Testimonianze d’impegno e vita vissuta che rendono onore alla cittadina portuale. Premiato l’impegno dei Vigili del fuoco e dell’unità cinofila in prima linea ad Amatrice, i pescatori, il professor Giacinto Namia e il giovane artista Davide Manca

Vibo Marina in un Premio, ecco i vincitori del “Porto Santa Venere” (VIDEO)

«Una serata da ricordare, difficile da dimenticare, piena di contenuti e sentimenti, una sintonia tra palco e pubblico nei racconti, nella musica, nelle emozioni; un evento significativo e gradevole, nell’intento di promuovere il positivo che è presente nel territorio e rafforzare i legami di cittadinanza, giunto alla sesta edizione e portato avanti grazie all’impegno del volontariato dei soci ed amici della Pro Loco».

È questo il commento finale all’iniziativa del Premio Porto Santa Venere di Vibo Marina che si è tenuta sabato scorso nell’auditorium Giubileo 2000. «Una Vibo Marina, “paese-porto” tra i più significativi e suggestivi in Calabria – si legge ancora -, in cui è la Comunità più grande della provincia sollecitare le dovute attenzioni da parte delle Istituzioni per una tutela dei beni comuni e dell’identità marittima-portuale, per progetti di sviluppo sostenibile che diano occupazione, per gli spazi ed i servizi pubblici necessari ad una cittadina che deve vivere in modo dignitoso ed organizzato, guardando al futuro nel Mediterraneo ed in Europa».

Il Premio, introdotto da Franco De Pietra vicepresidente della Pro Loco, si è sviluppato in un «talk–show armonioso e piacevole condotto da Rino Putrino, che ha saputo far emergere quanto di più significativo e spesso sconosciuto è presente nella nostra Comunità; partecipando all’evento sin dalla prima edizione, per tale fedeltà ha ricevuto una targa consegnata da Massimiliano Di Costa responsabile del gruppo cultura dell’associazione; valletta della serata la simpatica Virginia Puglisi».
Si è trattato di «uno spettacolo molto applaudito anche per la presenza dell’ottimo pianista maestro Alessandro Meacci che ha eseguito al pianoforte diversi brani contenuti nel suo ultimo album Tetraktys , un’armonia di musiche classiche e pop-jazz , un ponte di suoni Mediterranei ove anche Vibo Marina ha avuto un ruolo ispiratore».

Grande attenzione nell’ascolto delle testimonianze, dei racconti poco noti su temi del lavoro e solidarietà, cultura ed arte, mare e porto dei quattro significativi riconoscimenti dati: per la sezione Istituzioni e Solidarietà: Al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed al Nucleo Cinofili di Vibo Marina “per l’impegno Istituzionale e la spirito di solidarietà che dalla nostra cittadina è prontamente giunto in aiuto ai terremotati di Amatrice, per il coraggio e la professionalità dimostrata nell’impegno dei propri uomini, per l’ instancabile ricerca di superstiti svolta dagli amabili cani da soccorso”. Targa consegnata da Rosario Callipo.

Per i Vigili del fuoco erano presenti in sala il comandante Ing. Salvatore Tafaro il quale si è soffermato sulle difficoltà ad operare nel nostro territorio a rischio idrogeologico e sulla necessità di conoscere meglio le norme da seguire in caso di evento sismico. Per il Nucleo Cinofili Regionale di stanza a Vibo Marina, il responsabile conduttore caposquadra Antonio Virdò – accompagnato dal cane da ricerca Roy – ha raccontato della sua lunga esperienza insieme ai cani da soccorso ed in particolare si è soffermato sulla recente missione che li ha visti tra i primi impegnati in aiuto ai terremotati di Amatrice; in particolare il cane Roy a lui affidato – un pastore belga di 5 anni – non si è risparmiato nella ricerca che ha consentito di individuare sotto le macerie diverse persone salvandogli la vita.

Per l’occasione, una grande medaglia è stata anche posta al collo del cane, prontamente giunto ad Amatrice da Vibo Marina che: “All’amabile eroe a 4 zampe ROY per il grande impegno nel terremoto di Amatrice, con affetto”- Medaglia consegnata da Marina Betrò.

Per la sezione Cultura: Al Prof. Giacinto Namia “nostro concittadino sin dalla nascita, sempre affezionato al “paese-porto” di Vibo Marina ,amante della sua storia e della vita del mare, studioso insigne ed intellettuale di alta umanità, per l’impegno instancabile come formatore di tante giovani generazioni votato e attento alla loro crescita culturale, sociale ed etica, per la partecipazione coerente alla salvaguardia del bene comune ed alle sorti della nostra cara terra”. Targa consegnata da Raffaella De Maria

Il prof. Namia ha raccontato, con il suo stile e tanta dovizia, della sua infanzia a Vibo Marina e dei tanti ricordi su vari avvenimenti interessanti la ferrovia, il porto, la guerra veramente vissuta; si è soffermato sull’importanza del luogo con la grande storia dei sui porti , sulla valenza economica e strategica, su alcuni documenti amministrativi non favorevoli all’odierno scalo; sui beni culturali presenti, sulle visite nel passato di importanti uomini di cultura a Bivona -nella “cella mistica” di Villa Gagliardi- tra i quali ha volute ricordare Umberto Zanotti Bianco ”benefattore della Calabria” che tra l’altro ha costruito la prima scuola elementare di Vibo Marina oggi denominata “plesso Presterà”. Emozionante il seppur breve cenno alla sua missione d’insegnante anche per la presenza in sala di diversi suoi ex alunni.

Per la sezione Lavoro-Mare-Porto: “ A tutti i pescatori di Vibo Marina che hanno creduto nel lavoro mutualistico e solidale costituendo con le loro barche le prime Cooperative di pesca “1964 Coop. Sant’Andrea – 1995 Coop. Arcobaleno”, contribuendo alla vita del porto ed allo sviluppo della filiera ittica, tramandando ai giovani abilità e passione per un’antica arte, per il contributo alla salvaguardia del nostro meraviglioso mare”. Targa consegnata da Rinaldo Zurzolo.

Luciano De Leonardo ha raccontato l’arte della pesca ed i valori delle cooperative , ma si è pure soffermato sulle difficoltà non solo economiche ancor più oggi incontrate per normative Europee che sembrano ostacolare i pescatori del Sud e la filiera ittica ; ha inoltre ricordato la bella avventura che nel 1960 ha visto i pescatori di Vibo Marina partecipare alla trasmissione televisiva Campanile Sera vincendo al canottaggio contro i concorrenti di Adria. Nicola De Leonardo soffermandosi sulla tutela del mare che li vede primi interessati, ha manifestato l’importanza che i pescatori sentano vicine le Istituzioni e la necessità da tempo evidenziata di un Centro del pescato. Il giovane pescatore Alessandro Gambardella ha sottolineato l’impegno nella dura arte marinara tramandata da padre a figlio, che è da preferire a forme di disoccupazione e vana attesa.

Per la sezione Giovani ed Arte :“Alla forza giovanile ed alla perseveranza vincente di Davide Manca, nostro concittadino di grandi talenti ed ideali artistici, divenuto direttore di fotografia tra i più significativi del cinema italiano che, ovunque nel mondo, promuove e porta nel cuore l’immagine più bella della sua Vibo Marina. Targa consegnata da Franco Ranieri.

Per un improvviso trattenimento a Venezia ove era in corso una ripresa di un documentario, Davide Manca definito da alcuni esperti “il cacciatore di luce” non era presente in sala ma in collegamento Skype; nel raccontare la sua storia , la sua passione per la luce, nata sin da bambino a Vibo Marina, sempre incuriosito dalle molteplici potenzialità della luce,del suo potere di far vedere i colori e dalla sua magia che fa emozionare al tramonto o all’alba; decisive i suoi studi universitari e l ’aver avuto come maestro il fotografo Oliviero Toscano ; quindi racconta della sua passione per il lavoro di direttore della cinematografia che cerca le giuste “immagini” per raccontare una storia e “la luce” per tramettere emozioni; ha parlato dei suoi lavori attuali , della partecipazione alla biennale di Venezia, dei tanti film cui ha lavorato tra cui il film “Piuma” ; ha voluto infine lanciare un messaggio ai giovani: “è necessario focalizzare un obiettivo che possa essere appagante, perseguirlo; potrebbe costare sudore e fatica ma è la ricetta per essere felici .”

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