venerdì,Aprile 26 2024

Al via a Zambrone il corso per la lavorazione artistica del legno di scarto

L’iniziativa promossa dall’associazione “Cosi Mali”, denominata “Ligna scorciati”, verrà presentata ufficialmente nei prossimi giorni alla presenza degli artigiani Enzo Barilaro e Antonio Giannini

Al via a Zambrone il corso per la lavorazione artistica del legno di scarto

L’associazione di promozione sociale “Cosi Mali”, con l’aiuto e la profonda conoscenza artigiana di due grandi maestri, Enzo Barillaro e Antonio Giannini, ha organizzato, a Zambrone, un corso per la lavorazione artistica del legno denominato “Ligna scorciati”.

Scopo del corso è quello di condividere la filosofia della lavorazione artigianale del legno, con particolare attenzione agli scarti che la natura offre e al riciclo di questi straordinari pezzi da cui ricavare vere e proprie opere d’arte.

«Una filosofia che – come si legge in un comunicato di presentazione – sposa perfettamente, oltre al concetto del riciclo di elementi naturali, il rispetto per l’ambiente, per la nostra madre terra e per ciò che riesce a trasmetterci nei suoi meravigliosi paesaggi di macchia mediterranea».

Il corso “Ligna scorciati”, aperto a bambini ed adulti, si svilupperà nell’arco di un anno con diverse fasi, tra cui quella di descrizione dei diversi tipi di legno, la ricerca e il recupero dei legni idonei alla lavorazione artigianale, la fase di spiegazione teorica e pratica delle diverse tecniche utilizzabili per la loro lavorazione e finitura (scultura, rilievo, levigatura, lucidatura, ecc.) e una parte dedicata al restauro di vecchi mobili.

Il corso verrà presentato al pubblico e alla stampa giovedì 29 dicembre, alle 17.30, nei locali del Centro sociale di Zambrone, alla presenza dei maestri artigiani, dei volontari e di alcuni componenti del direttivo dell’associazione “Cosi Mali”, tra cui il referente per Zambrone, Antonio Varrà.

Il corso avrà inizio a gennaio e si svolgerà due volte a settimana (martedì e giovedì – dalle ore 15.30 alle ore 18.30) sempre nel Centro sociale di Zambrone che l’Amministrazione Comunale ha concesso per l’uso.

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