Un importante e raro arazzo di manifattura francese riferibile al XVIII secolo, in raso lanciato broccato a liage in argento, sete policrome e galloni in argento, è stato scoperto a Soriano Calabro tra i depositi del Municipio.
Ne dà notizia il sindaco Francesco Bartone, dopo il ritrovamento da parte dello storico dell’arte Oreste Sergi Pirrò, uno dei più accreditati studiosi di storia delle stoffe e delle sete antiche.
Secondo Sergi Pirrò, sicuramente l’arazzo faceva parte del vasto corredo tessile del convento di San Domenico, e rappresenta un unicum in Calabria.
Il tessuto rappresenta un esempio straordinario di quella chinoiserie attestata in Italia dopo gli anni 30 del ‘700, presente a Napoli e a Roma in particolare ma molto diffuso in Francia, Spagna e nelle Fiandre. Il modulo compositivo e decorativo è strettamente legato ai motivi della cosiddetta cineseria ed è rappresentato da scene di vita quotidiana, architetture, fiori, personaggi e ed elementi geometrici.
Dopo il restauro, fa sapere il sindaco sorianese, il prezioso manufatto sarà esposto nel Museo delle stoffe e delle sete antiche, di prossima apertura.