mercoledì,Aprile 24 2024

A scuola per dire “Bulli… No”, a Soriano esperti e alunni a confronto

L'Istituto Omnicomprensivo ha ospitato un dibattito nato con lo scopo di prevenire, attraverso una corretta informazione, il fenomeno del bullismo. Il neuropsichiatra Pisani: «E' la famiglia a dover formare giovani responsabili»

A scuola per dire “Bulli… No”, a Soriano esperti e alunni a confronto

Prevenire i fenomeni di bullismo attraverso una corretta informazione. E’ lo scopo delle istituzioni scolastiche ma anche delle associazioni che operano sul territorio a favore delle nuove generazioni. Nei giorni scorsi Soriano ha ospitato il dibattito “Bulli…No”, tenuto nei locali dell’Istituto Omnicomprensivo.

Un momento di confronto con i ragazzi, giunti preparati all’incontro grazie all’interessamento delle docenti Maria Teresa Daffinà e Ketty Inzillo. Ad aprire i lavori, l’intervento della dirigente scolastica Licia Bevilacqua, la quale ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di coinvolgere l’azione delle famiglie a supporto delle attività scolastiche: «Nei confronti della scuola – ha aggiunto – l’intera comunità deve avere un atteggiamento inclusivo per meglio operare sui giovani».

La parte relazionale è stata curata da Bruno Pisani neuropsichiatra infantile, presidente dell’associazione “MiPiAci” nonché autore del manuale di genitorialità “L’altra esistenza” e dalla psicologa Domenica Pannace. In particolare, il dottor Pisani ha spiegato come il comportamento in classe del bullo sia spesso la ripetizione inconsapevole di modelli relazionali disfunzionali appresi in famiglia: «A poco valgono le sanzioni disciplinari – ha precisato Pisani – se non accompagnati da un lavoro di sensibilizzazione dell’ intero gruppo classe, in cui tutti sono chiamati a relazionarsi in modo meno rigido e più altruistico». Altro aspetto analizzato ha riguardato le figure genitoriali: «E’ la famiglia – ha concluso Pisani – a dover formare giovani responsabili e capaci di avvicinarsi alla diversità con spirito solidaristico».

Il ruolo della vittima, le sue emozioni e quelle dei compagni che spesso diventano attori più o meno complici del comportamento del bullo, sono stati gli spunti argomentati dalla psicologa Pannace. Quindi la fase di interazione con gli studenti, i quali hanno manifestato l’interesse e la curiosità nei confronti della tematica affrontata.

Al tavolo dei relatori anche il vicesindaco di Soriano, Giuseppe Lico e il sindaco di Sorianello, Sergio Cannatelli. Entrambi, in rappresentanza delle istituzioni locali, hanno testimoniato l’attenzione delle comunità alla tematica del convegno, che non può essere considerata di esclusiva pertinenza della scuola. In conclusione, gli interventi di don Pino Sergi e don Bernardino Comerci. La parrocchia, hanno aggiunto, con le attività poste in essere previene l’insorgere di disagi giovanili. Da parte dei prelati, auspicata una maggiore presenza dei genitori nelle iniziative promosse nelle Chiese.

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