Mettere sul palcoscenico una tragedia non è mai semplice, ma diventa ancora più suggestivo se lo si fa nei luoghi giusti e che richiamano l’antichità del tempo. Tra questi rientra senz’altro il Parco Archeologico di Soriano Calabro, teatro in cui giovedì sera si è svolto lo spettacolo “Icaro – l’ultimo volo”, scritto da Salvatore Arena, diretto da Nicola Alberto Orofino e interpretato da Luca Fiorino.

Una performance di rilievo

Un evento voluto e organizzato dal Polo Museale, rappresentato dalla direttrice Mariangela Preta, e che ha riscosso un notevole successo.
La performance, intensa e poetica, ha raccontato con forza evocativa la vicenda di Vanni, un uomo sospeso tra dolore e desiderio di riscatto, capace di restituire al pubblico emozioni autentiche e profonde riflessioni sul senso dell’esistenza. L’evento ha registrato una grande partecipazione di pubblico, che ha riempito gli spazi del museo vivendo un’esperienza unica di teatro, cultura e comunità. Numerosi i momenti di intensa commozione, segno che lo spettacolo è riuscito a toccare corde profonde, lasciando negli spettatori un messaggio di umanità e speranza.

L’arte come identità

Soddisfazione per la già menzionata direttrice del Polo Museale, Mariangela Preta: «Il nostro museo si conferma non solo custode di storia e memoria, ma anche spazio vivo di dialogo e crescita culturale. La grande partecipazione e l’emozione dei presenti ci dimostrano quanto ci sia bisogno di momenti come questo, in cui l’arte diventa veicolo di condivisione e di identità».
E ancora: «Un sentito ringraziamento va al Gal Terre Vibonesi e al suo presidente Vitaliano Papillo, il cui sostegno e la cui sponsorizzazione hanno reso possibile questo importante appuntamento culturale, che segna un ulteriore passo verso la valorizzazione del territorio attraverso il linguaggio universale dell’arte. Con Icaro – l’ultimo volo, il Polo Museale di Soriano conferma il suo impegno a promuovere iniziative culturali di qualità, capaci di attrarre pubblico, stimolare riflessione e consolidare il ruolo della cultura come motore di sviluppo e coesione sociale».