Lanciare un messaggio di vicinanza ai popoli dilaniati dalla guerra, invitare i potenti della terra al dialogo. Nei giorni scorsi, a Gambarie d’Aspromonte, in occasione della Giornata della pace, promossa da Giovanni Suraci con il patrocinio del comune di Santo Stefano in Aspromonte, si è tenuta la premiazione del Concorso letterario Poesia per la pace, giunto alla terza edizione. A conquistare il podio per la poesia dialettale è stata la poetessa Romina Candela di San Cono di Cessaniti. L’autrice, presidente dell’associazione Crisalide, ha conquistato la giuria con la poesia intitolata “A Paci ‘nto` mundu”.

La cerimonia

L’evento ospitato alla Pinetina e moderato da Suraci ha vantato vari interventi tra cui quello di Francesco Malara sindaco e presidente onorario del concorso e di padre Giuseppe Sinopoli, presidente della giuria composta da 14 elementi. Presenti all’iniziativa 200 poeti calabresi che hanno declamato fino a sera le loro liriche dedicate alla pace. Un vero grido di pace ricco di spunti e di emozioni.

A paci ‘nto mundu

I versi della poetessa Candela hanno toccato le corde dell’anima di tutti i presenti nonché dei giurati. La lirica in vernacolo è stata un successo. Nella motivazione scritta dal presidente di giuria, padre Sinopoli, i versi vengono definiti carismatici, capaci di denunciare le ferite del nostro tempo e richiamare alla mente un mondo da amare con valori spirituali e culturali profondi.

Parole di soddisfazione quelle espresse da Candela: «Questa vincita la dedico a tutti i poeti della Calabria presenti a Gambarie per una motivazione molto importante che è la Pace. È stato meraviglioso essere in mezzo a tantissimi poeti, declamare con il cuore in mano. Desidero esprimere alla giuria la mia sincera gratitudine per essere stata scelta destinataria del primo premio, questo per me è un grande onore. Grazie infine al dottor Giovanni Suraci, credo proprio che la poesia salverà il mondo»