Dopo due anni torna la più antica ed emblematica festa del popolo tropeano: “I tri da cruci”. In una due giorni (2-3 maggio) Via Umberto I, per i tropeani “u Burgu” rivivrà il fascino ancestrale dell’epopea della cacciata degli arabi dalla città tirrenica, della scoperta della Vera Croce e della vittoria della Lega Santa a Lepanto con le tre galee tropeane protagoniste. Rullo di tamburi, giochi popolari, tradizioni secolari come il volo della colomba e l’accensione della galea sospesa davanti piazza Cannone riaccenderanno la magia della millenaria storia tropeana. [Continua in basso]

«Musica, entusiasmo e tripudio pirotecnico avranno il fulcro nella danza del “camiuzzu i focu (cammello di fuoco)”, esibizione iconica che fonde sacro e profano, cristianesimo e paganesimo. Tropea – si legge in una nota del Comune – si proietta verso il futuro esaltando la tradizione e la sua magnifica memoria».